Un ampio studio retrospettivo statunitense esclude che le procedure di preparazione del bevacizumab per uso oculare da parte delle farmacie ospedaliere aumentino il rischio di infezioni oculari e in particolare di endoftalmite. Il dato è rilevante in quanto una delle critiche avanzate per difendere il ranibizumab come farmaco d'elezione (anche se molto più costoso) è che questo viene prodotto in monodose dall'azienda farmaceutica, mentre il bevacizumab viene preparato nelle farmacie ospedaliere e potrebbe quindi esporre a un maggior rischio di infezioni oculari una volta iniettato.
La segnalazione di reazioni infiammatorie oculari, in primo luogo a carico di uvea e sclera, con l’uso di bifosfonati orali ha trovato conferma in uno studio di coorte retrospettivo, condotto sui residenti della provincia della British Columbia (Canada) che erano stati sottoposti a una visita oculistica nel periodo 2000-2007. Sono stati arruolati 934.147 soggetti visitati da un oculista; 10.827 di questi avevano usato i bifosfonati per la prima volta nel periodo di 8 anni considerato.
80.211.154.110