Secondo una metanalisi, l’impiego di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o di inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI) in età pediatrica si associa a un rischio significativo di eventi avversi anche gravi, a fronte di un beneficio clinico generalmente limitato.
Lo studio prospettico osservazionale APRICOT ha analizzato la frequenza e le caratteristiche delle reazioni avverse all’anestesia in età pediatrica. E’ stato realizzato in 261 centri di 33 paesi europei, ciascuno dei quali ha reclutato nell’arco di 2 settimane bambini e adolescenti fino a 15 anni di età candidati all’anestesia generale o alla sedazione per un intervento chirurgico elettivo o in emergenza.
Complessivamente, sono stati sottoposti ad anestesia 30.874 pazienti (età media 6,35 anni, 361 neonati) con 127 tecniche diverse.
Una revisione sistematica ha indagato efficacia e sicurezza dell’atropina per il trattamento della miopia in età pediatrica. I ricercatori hanno selezionato 19 studi randomizzati e controllati o di coorte per un totale di 3.137 pazienti sotto i 18 anni di età seguiti nell’anno successivo per valutare l’evoluzione del difetto di rifrazione e/o la frequenza di eventi avversi. I soggetti assegnati ai bracci di intervento erano stati trattati con l’anticolinergico in gocce oculari a diverse dosi (bassa, 0,01%, moderata, da >0,01% a <0,5%, alta, da 0,5% a 1%).
Solo negli Stati Uniti sono riconducibili all’assunzione di supplementi nutrizionali 23.005 (limiti di confidenza al 95% da 18.611 a 27.398) accessi al Pronto Soccorso, una buona parte dei quale (2.154, limiti di confidenza al 95% da 1.342 a 2.967) hanno richiesto un ricovero ospedaliero.
Uno studio statunitense segnala che le reazioni avverse da trasfusioni di piastrine in età pediatrica sono più frequenti di quanto si creda. I dati raccolti retrospettivamente dalla documentazione clinica disponibile si riferiscono a bambini sotto i 18 mesi di età seguiti presso lo Yale-New Haven Hospital nel periodo giugno 2010-maggio 2011. Sono stati esclusi gli interventi intraoperatori in quanto il decorso post intervento poteva essere confondente.
I progressi della farmacogenomica hanno consentito alla FDA di riconsiderare i rischi associati all’impiego di codeina per il controllo del dolore dopo un intervento di tonsillectomia e concludere che il farmaco è controindicato in questa circostanza.
Una ricerca effettuata presso l’Università di Tenerife ha analizzato le segnalazioni spontanee di reazioni avverse da farmaci in bambini e ragazzi da 0 a 17 anni pervenute al sistema spagnolo di farmacovigilanza nel periodo 2004-2009. Le segnalazioni sono state prese in esame secondo l’età, l’organo colpito (è stata utilizzata la classificazione SOC, System Organ Class), la gravità, l’associazione con il farmaco sospetto (usando la classificazione ATC, Anatomical Therapeutic Chemical Classification) e l’origine della notifica.
80.211.154.110