Una revisione statunitense a cui hanno lavorato i ricercatori della Stanford University School of Medicine e dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ha verificato le segnalazioni ricorrenti sull’associazione tra l’uso di alcune delle più comuni classi di medicinali e l’insorgenza di diverse forme di cancro. Tra questi erano compresi ipoglicemizzanti orali, insulina, statine, antipertensivi, diuretici, antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, TNF, bifosfonati.
Uno studio canadese ha valutato l’associazione tra insorgenza di crampi notturni e assunzione di alcuni farmaci di comune impiego (statine, diuretici, beta2-agonisti) in adulti ultracinquantenni.
Parecchi farmaci di comune impiego sono responsabili di quei disturbi a carico delle vie urinarie inferiori, convenzionalmente raggruppati sotto l’acronimo di LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms). Lo indica uno studio statunitense su oltre 63.579 uomini di 45-69 anni senza patologie della prostata, malattie neurologiche e forme di cancro potenzialmente interferenti sui sintomi (soprattutto vescica e colon).
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