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Inibitori dell’interleuchina 17 e candidosi
La terapia a base di inibitori dell’interleuchina 17 (come il secukinumab), indicata per il trattamento di diverse malattie infiammatorie tra cui la psoriasi a placche, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante, sembra associarsi a un aumentato rischio di candidosi cutanea, orofaringea ed esofagea.
Lo suggerisce uno studio combinato dei dati provenienti da quattro fonti indipendenti: il database globale dell’OMS VigiBase, i rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza dell’EMA (PSUR), il registro delle prescrizioni dei Paesi Bassi e una coorte di 300 pazi
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