Da un’indagine internazionale caso-controllo cui hanno partecipato centri italiani, belgi, olandesi e cechi, emerge che una diagnosi di cancro in gravidanza e persino l’esposizione in utero a farmaci chemioterapici non ha conseguenze rilevanti per il nascituro.
Uno studio osservazionale prospettico statunitense suggerisce che l’impiego di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) in gravidanza, ma anche la depressione stessa, non compromettano la crescita o lo sviluppo del prodotto del concepimento.
L’impiego dell’ondansetron per il controllo dell’emesi gravidica non insidia la salute del feto. Lo indicano i risultati di uno studio caso-controllo danese che ha analizzato, attingendo dal registro nazionale delle nascite i dati del periodo gennaio 2004-marzo 2011, una serie retrospettiva di 608.385 gravidanze con esposizione o meno al farmaco (rapporto 1:4).
Le stime sono state corrette per l’ospedalizzazione per nausea e vomito, scelta come indicatore proxy della gravità dell’emesi e dell’intensità di impiego di farmaci per il suo controllo.
Una revisione sistematica effettuata presso la University of British Columbia di Vancouver ha analizzato i rischi associati all’uso di farmaci che modificano la risposta immunitaria (disease-modifying drugs, DMDs) per il trattamento della sclerosi multipla in gravidanza.
Una metanalisi effettuata presso l’Università di Vienna ha considerato i dati disponibili sull’uso del trastuzumab, un anticorpo monoclonale contro il recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (EGF), per il trattamento del cancro della mammella in gravidanza, selezionando tutti gli studi pubblicati sull’argomento fino a settembre 2012, indipendentemente dalle loro dimensioni.
Uno studio prospettico caso-controllo condotto presso l’Università di Taipei ha confrontato il rischio di esiti negativi della gravidanza (neonato di basso peso alla nascita, neonato piccolo per l’età gestazionale, nascita pretermine e anomalie congenite) a seguito di tre diverse modalità di gestione dell’ipotiroidismo autoimmune: trattamento con propiltiouracile, con metimazolo/carbimazo
80.211.154.110