Quello che si sa a oggi sulla sicurezza dei macrolidi deriva soprattutto da studi osservazionali, il cui difetto è di non distinguere se quanto osservato sia legato alla malattia o al farmaco usato. Per questo è stata condotta dalla Cochrane una revisione che ha considerato solo i trial controllati e randomizzati di confronto tra un macrolide (azitromicina, claritromicina, eritromicina o roxitromicina, somministrati per qualsiasi via) e il placebo. Sono stati selezionati 183 studi e 252.886 pazienti.
Uno studio retrospettivo di coorte effettuato presso il Boston Children’s Hospital ha verificato il profilo di sicurezza degli inibitori di pompa protonica impiegati in età pediatrica nei soggetti che hanno una disfagia. Sono stati seguiti per un periodo di osservazione medio di 18,2 mesi 293 bambini sotto i 2 anni di età (età media 8,8 mesi) con disfagia e aspirazione documentate da una fluoroscopia dinamica della deglutizione.
Uno studio retrospettivo osservazionale statunitense segnala che le reazioni avverse a trimetoprim-sulfametoxazolo sono in aumento. L’indagine ha avuto luogo presso il Children’s Mercy Hospital di Kansas City, un ospedale pediatrico di riferimento con circa 15.000 ricoveri l’anno, cui afferiscono 5 stati federali. Nei documenti sanitari erano segnalati 5 casi nel periodo 2000-2004 e ben 104 casi nel periodo 2005-2009.
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