L’uso di contraccettivi orali potrebbe associarsi a un aumento dei sintomi depressivi nelle adolescenti, secondo uno studio di coorte prospettico internazionale che ha arruolato e seguito nel tempo ragazze tra i 16 e i 25 anni dal 2005 al 2016.
Sono stati analizzati i dati di 1.010 ragazze, con l’obiettivo di valutare le conseguenze dell’uso di contraccettivi orali a 16, 19, 22 e 25 anni.
Dall’analisi dei dati raccolti in due rilevazioni dello studio epidemiologico NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey) emerge che molti farmaci prescritti negli Stati Uniti hanno tra gli effetti indesiderati quello di favorire stati depressivi.
I dati raccolti nei vari bienni dal 2005-2006 al 2013-2014 comprendevano un campione complessivo di 26.192 adulti sopra i 18 anni di età rappresentativi della popolazione generale statunitense. La prevalenza di depressione era del 7,6%.
Una revisione sistematica condotta presso l’Università di Bristol dà importanti informazioni sul profilo di sicurezza della vareniclina, in particolare per quanto riguarda le alterazioni neuropsichiatriche gravi.
Una revisione condotta dagli psichiatri dell’Università di Chicago esclude che l’impiego di vareniclina nei tentativi di cessazione del fumo si associ a un maggior rischio di eventi neuropsichiatrici. L’analisi ha preso in considerazione due fonti di dati:
80.211.154.110