L’esposizione a vari tipi di anticolinergici si assocerebbe a un aumento del rischio di demenza.
Il dato proviene da uno studio caso-controllo britannico nell’ambito di una coorte che ha valutato 58.769 pazienti con demenza e 225.574 controlli.
Uno studio caso-controllo suggerisce un legame tra assunzione di anticolinergici (antimuscarinici) e insorgenza a lungo termine di demenza.
L’impiego di anticolinergici negli anziani si associa a un aumento dei ricoveri per episodi di confusione mentale e demenza. La segnalazione proviene dall’analisi retrospettiva su un arco temporale di 2 anni effettuata dall’Università di Adelaide sul programma assistenziale dell’Australian Department of Veterans’ Affairs. Tra gli iscritti al programma, tutti ultrasessantenni, c’era chi aveva fatto uso di quantitativi alti o moderati di questa classe di farmaci.
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