Gli antidiabetici che infiammano l’intestino?
Da uno studio osservazionale di popolazione emerge che gli antidiabetici orali inibitori della dipeptidil-peptidasi (DDP)-4 si associano a un aumento del rischio di malattia infiammatoria intestinale.
Da uno studio osservazionale di popolazione emerge che gli antidiabetici orali inibitori della dipeptidil-peptidasi (DDP)-4 si associano a un aumento del rischio di malattia infiammatoria intestinale.
Una revisione sistematica coordinata dal Karolinska Institutet di Stoccolma ha valutato gli esiti dell’impiego a lungo termine (oltre 3 anni) di inibitori della pompa protonica, nell'ipotesi che l'uso prolungato possa aumentare i livelli di gastrina, con successiva iperplasia e aumento del rischio di tumore dello stomaco.
Una revisione sistematica britannica rimette in discussione il profilo di sicurezza del paracetamolo specie se usato alle dosi massime previste per l’analgesia nell’adulto. Dagli 8 studi di coorte pubblicati fino a maggio 2013 che avevano confrontato il farmaco somministrato alla dose standard per ottenere l’analgesia rispetto al non trattamento emerge un aumento del rischio di eventi avversi, in alcuni casi con andamento dose-dipendente.
Nel corso di uno studio clinico, coordinato dall’Università di Oxford, sull’efficacia del trattamento aggiuntivo con acido nicotinico e laropiprant (quest’ultimo è l’analogo sintetico dell’acido nicotinico stesso, la cui associazione dovrebbe contenere le vampate, uno dei suoi effetti avversi più caratteristici) alla terapia ipocolesterolemizzante standard con statine, è emersa un’elevata incidenza di eventi avversi nel gruppo di intervento.
Due studi di fase 4 hanno cercato di stabilire quale sia il rischio reale di intussuscezione intestinale dopo vaccinazione per il rotavirus.
80.211.154.110