La terapia con aripiprazolo e risperidone nei bambini si associa a un tasso elevato di eventi avversi gravi. La notizia viene da un’analisi svolta sulle segnalazioni ricavate da EudraVigilance.
In totale sono state raccolte 855 segnalazioni legate all’aripiprazolo e 2.242 al risperidone.
Di queste, rispettivamente l’81% e il 94,1% erano segnalazioni di eventi gravi.
Il comitato di sicurezza dell’EMA (il PRAC, Pharmacovigilance Risk Assessment Committee) raccomanda di aggiornare le informazioni di prodotto di idrossiclorochina e clorochina, in seguito a una revisione dei dati disponibili che ha confermato un legame tra l’uso di questi farmaci e il rischio di disturbi psichiatrici e di comportamenti suicidari.
Uno studio retrospettivo di coorte britannico suggerisce che l’aggiunta di aripiprazolo o il passaggio a questo farmaco durante un trattamento antipsicotico non comporti un maggior rischio di ospedalizzazione per cause psichiatriche, di episodi di auto-lesionismo o di suicidio. E’ noto che la prescrizione del farmaco in questi casi può associarsi a un peggioramento dei sintomi psichiatrici, ma non era noto se ciò comportasse anche un aumento degli esiti più gravi (fino al suicidio).
Una revisione sistematica condotta presso l’Università di Bristol dà importanti informazioni sul profilo di sicurezza della vareniclina, in particolare per quanto riguarda le alterazioni neuropsichiatriche gravi.
L’isotretinoina è lo steroisomero di sintesi della tretinoina. Il meccanismo d’azione non è stato ancora chiarito nei dettagli, è stato provato tuttavia che il miglioramento del quadro clinico dell’acne grave si accompagna ad una diminuzione dell’attività delle ghiandole sebacee ed a una riduzione, dimostrata istologicamente, del volume delle ghiandole stesse. E’ stata dimostrata anche un’attività antinfiammatoria a livello cutaneo dell’isotretinoina [1].
Nella banca dati del GIF sono stati evidenziati 4 casi riguardanti disturbi psichiatrici correlati alla somministrazione di rabeprazolo (uno nel corso del 2006. Le 4 segnalazioni, provenienti da Lombardia, Sicilia (2) e Veneto, sono riferite a 3 donne ed un uomo di età compresa tra 42 e 67 anni e descrivono, rispettivamente, i seguenti sintomi:
80.211.154.110