I neurologi dell’Università delle Asturie hanno aggiornato la loro precedente revisione, pubblicata nel 1999, sulla meningite asettica indotta da farmaci, una condizione soggetta a sottosegnalazione, ma sulla quale negli ultimi anni sono stati raccolti elementi nuovi.
Il gruppo di ricercatori raccolti nella Coxib and traditional NSAID Trialist (CNT) Collaboration ha concluso un’importante e impegnativa revisione sistematica sugli effetti cardiovascolari e gastrointestinali degli antinfiammatori non steroidei (FANS), sia quelli tradizionali sia gli inibitori della ciclossigenasi 2 (COX-2). Sono stati analizzati 280 studi controllati con placebo (124.513 partecipanti, 68.342 anni-persona) e 474 studi di confronto tra diversi FANS (229.296 partecipanti, 165.456 anni-persona).
Uno studio canadese caso-controllo segnala l’associazione tra impiego di FANS diversi dall’acido acetilsalicico e aborto spontaneo.
Nella banca dati del GIF è stato segnalato nel 2006 un caso fatale di CID in un bambino di 2 anni, che il giorno precedente alla morte era stato trattato con ibuprofene per una rinofaringite associata a febbre di origine non ben definita. La sintomatologia insorta dopo la somministrazione del farmaco comprendeva sequenzialmente: un ulteriore aggravamento della febbre, vomito, arresto cardio-circolatorio, coma e CID. Mancando il referto autoptico, è difficile comprendere la causa dell’evento e stabilire se e come il farmaco possa aver contribuito all’insorgenza della CID.
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