I nuovi dati AIFA sulla sicurezza dei vaccini
L’AIFA ha pubblicato a dicembre 2017, la sesta edizione del Rapporto sulla Sorveglianza Postmarketing dei Vaccini in Italia che conferma ancora una volta la sicurezza di questa classe di farmaci.
L’AIFA ha pubblicato a dicembre 2017, la sesta edizione del Rapporto sulla Sorveglianza Postmarketing dei Vaccini in Italia che conferma ancora una volta la sicurezza di questa classe di farmaci.
E’ stato pubblicato su EpiCentro un focus interamente dedicato al tema dei vaccini e delle vaccinazioni, che comprende anche un approfondimento sul decreto-legge 7 giugno 2017 numero 73 recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” e sulle successive modifiche in seguito alla di
Per la ricorrenza della Settimana europea e mondiale delle vaccinazioni (24-30 aprile 2017), l’OMS ha scelto quest’anno di riaffermare un dato di fatto continuamente contestato e rimesso in discussione. Eppure il nesso temporale tra introduzione delle vaccinazioni e riduzione dei tassi specifici di malattia è inequivocabile, così come sono chiari i dati di vaccinovigilanza che assegnano ai vaccini un profilo di sicurezza più che favorevole, sicuramente superiore a quello di altri farmaci d’uso comune.
Uno studio retrospettivo di coorte condotto presso l’Unità di oculistica del Children's Hospital di Filadelfia esclude un nesso causale tra vaccini e insorgenza di emorragia retinica. L’indagine ha coinvolto 5.177 bambini sotto i 2 anni di età senza patologie retiniche o storia di chirurgia della retina che erano stati sottoposti nel triennio 2009-2012 a un’ispezione del fundus oculi (7.675 occhi esaminati).
Quando si vaccinano i nati pretermine di peso molto basso, la frequenza di eventi avversi non è diversa se si utilizzano i singoli vaccini o loro associazioni. A queste conclusioni sono giunti i ricercatori statunitensi che hanno analizzato le conseguenze degli interventi di immunizzazione in una coorte di 13.926 lattanti nati non oltre la 28a settimana di gestazione e ricoverati in 348 centri di terapia intensiva neonatale. Tutti avevano ricevuto dal 53° al 110° giorno di vita almeno una vaccinazione raccomandata in età pediatrica, il 91,3% almeno 3.
Ci sono malattie di cui si dice tutto e il contrario di tutto, consegnando inevitabilmente ai cittadini e ai pazienti un quadro poco chiaro che alimenta la confusione su cause, rischi, trattamenti. L’autismo è un ottimo esempio di questa categoria di condizioni, con l’aggravante di interessare l’età pediatrica e dunque coinvolgere l’emotività dei genitori a volte a sfavore di approcci basati su evidenze scientifiche.
Uno studio statunitense ha verificato l’assenza di qualsiasi relazione tra vaccinazioni (in particolare i vaccini contro l’epatite B o contro il papillomavirus) e insorgenza di sclerosi multipla. I dati si riferiscono agli assistiti del Kaiser Permanente Southern California, tra i quali nel periodo 2008-2011 si sono verificati 780 nuovi casi di malattia demielinizzante. Ciascuno dei casi è stato appaiato a 5 soggetti di controllo (n=3.885) selezionati dai registri elettronici delle vaccinazioni.
Uno studio svedese stabilisce che dopo le vaccinazioni in età pediatrica i granulomi in sede di iniezione sono un evento non frequente, ma potenzialmente problematico. L’indagine ha coinvolto tutti i nuovi nati nella contea di Östergötland (n= 4.758) sottoposti a vaccino per difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo b, talvolta somministrato in associazione al vaccino anti-pneumococco. Si trattava comunque di prodotti adsorbiti su alluminio.
Uno studio statunitense ha analizzato la relazione temporale tra la segnalazione di reazioni avverse al VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System dell’FDA) e l’intensità della comunicazione al pubblico sull’argomento. L’analisi ha preso in considerazione due vaccini praticati nella popolazione adolescente, quello contro il papillomavirus (caso, autorizzato dalla FDA in giugno 2006) e quello contro la meningite (controllo, autorizzato 18 mesi prima) nei 2,5 anni successivi alla loro autorizzazione da parte della FDA.
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