Mentre in Italia si discute sulle affermazioni dell'epidemiologo Crisanti sulla sicurezza del vaccino, un articolo statunitense si focalizza proprio sulla disponibilità della popolazione a essere vaccinata in caso di approvazione accelerata del vaccino. Solo una corretta informazione può portare ai risultati voluti.

Mentre le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini anti COVID-19 si sfidano lanciando comunicati stampa sull'efficacia dei loro vaccini (sempre superiore al 90%), influenzando così le azioni di borsa, gli scienziati attendono la pubblicazione dei risultati per poter dare un giudizio e capire la reale efficacia e sicurezza. Questo articolo affronta il problema della comunicazione dei dati prima che questi siano accertabili.

Negli ultimi 10 anni l'FDA ha approvato nuovi vaccini dopo che sono stati presentati i risultati mediamente di 7 ampi trial clinici e di 8 anni di sperimentazione clinica. La compressione dei tempi per i vaccini anti COVID-19 nasconde rischi non trascurabili.

Una volta disponibile il vaccino anti COVID-19 sarà possibile procedere a una vaccinazione di massa? E quali saranno i suoi effetti? Si raggiungerà un'immunità di gregge? Alcune risposte in questo articolo