A seguito della segnalazione di alcuni casi di herpes zoster dopo la somministrazione di un vaccino anti COVID-19, ricercatori statunitensi hanno analizzato una coorte di 2.039.85 soggetti sottoposti a vaccinazione per concludere che la frequenza di riattivazione di herpes zoster dopo vaccino era analoga a quella attesa in una popolazione non vaccinata

La scarsa efficacia del vaccino anti COVID-19 nell'impedire l'infezione e la sua alta efficacia nel contrastare le forme gravi della malattia sarebbero dovute al fatto che il vaccino stimola le risposte anticorpali sistemiche (con alti livelli di anticorpi circolanti) ma molto meno la risposta anticorpale e cellulare a livello delle mucose respiratorie. E' quanto suggerisce uno studio statunitense che ha analizzato il liquido bronco-alveolare di alcuni pazienti vaccinati confrontandolo con quello di alcuni pazienti ricoverati per COVID-19

Secondo uno studio condotto da epidemiologi britannici sulla base dei dati raccolti in 152 paesi nel 2021, inseriti in un modello matematico predittivo, il fatto che la copertura vaccinale anti COVID-19 negli adulti dei paesi più poveri sia in alcuni casi non superiore al 2% ha impedito di salvare più di un milione di vite nel mondo. Si ripropone prepotentemente la questione delle diseguaglianze di salute e di accesso alle cure disponibili nei vari paesi in base al reddito: una più equa distribuzione dei vaccini avrebbe evitato molte morti

Uno studio condotto sui dati del mercato azionario statunitense ha analizzato le conseguenze sull'economia dell'annuncio della disponibilità di un vaccino anti COVID-19. Le azioni di alcuni settori (finanziario, turistico, energetico) sono salite subito in borsa mentre quelle di altri settori che avevano guadagnato con la pandemia (informatica, elettronica, elettrodomestici) sono calate