Una revisione sistematica condotta dagli oncologi medici dell’Università di Utrecht riconosce l’utilità degli oppioidi nel controllo del dolore oncologico, ma segnala che al momento mancano dati sulla tollerabilità dei singoli farmaci.
Solo negli Stati Uniti sono riconducibili all’assunzione di supplementi nutrizionali 23.005 (limiti di confidenza al 95% da 18.611 a 27.398) accessi al Pronto Soccorso, una buona parte dei quale (2.154, limiti di confidenza al 95% da 1.342 a 2.967) hanno richiesto un ricovero ospedaliero.
Uno studio caso-controllo retrospettivo indica che la somministrazione a ultrasessantacinquenni di spasmolitici per il controllo del colon irritabile si associa più spesso a lesioni traumatiche che conducono al ricovero o all'accesso al Pronto soccorso.
E' noto che questi farmaci hanno diversi effetti avversi alcuni dei quali (problemi alla vista, vertigini, ipotensione ortostatica, sedazione, confusione) possono aumentare il rischio di cadute e di lesioni traumatiche in genere.
La prescrizione inappropriata (per intensità e indicazioni) di antibiotici agli anziani ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali ha conseguenze negative sulla salute non solo di quelli che li assumono direttamente ma anche di tutti gli ospiti lungodegenti. A queste conclusioni è giunta un’indagine longitudinale in aperto condotta dai ricercatori dell’Università di Toronto nell’arco di un biennio su 110.656 ultrasessantaseienni residenti in 607 residenze assistenziali dell’Ontario.
Quando si vaccinano i nati pretermine di peso molto basso, la frequenza di eventi avversi non è diversa se si utilizzano i singoli vaccini o loro associazioni. A queste conclusioni sono giunti i ricercatori statunitensi che hanno analizzato le conseguenze degli interventi di immunizzazione in una coorte di 13.926 lattanti nati non oltre la 28a settimana di gestazione e ricoverati in 348 centri di terapia intensiva neonatale. Tutti avevano ricevuto dal 53° al 110° giorno di vita almeno una vaccinazione raccomandata in età pediatrica, il 91,3% almeno 3.
Un revisione sistematica condotta da ricercatori israeliani ridimensiona l’impatto delle reazioni avverse dopo somministrazione di ferro per via endovenosa. Sono stati presi in considerazione 103 studi pubblicati tra il 1965 e il 2013 che avevano coinvolto sia pazienti trattati con ferro (10.390 per via endovenosa, 4.044 per bocca, 155 per via intramuscolare) sia pazienti di controllo (1.329 con terapie diverse dal ferro e 3.335 con placebo).
Nel Regno Unito sono notevolmente cresciute dal 2007 al 2013 le segnalazioni di eventi avversi da dinitrofenolo, sostanza non autorizzata come farmaco, ma talvolta usata come "brucia grassi" e per "scolpire il corpo" dai body builders, grazie al suo meccanismo di dissociazione della fosforilazione ossidativa.
80.211.154.110