L’assunzione di macrolidi in gravidanza aumenta il rischio di malformazioni fetali.
Il dato proviene da uno studio di coorte che ha confrontato i dati di 8.632 bambini nati da donne a cui era stato prescritto durante la gravidanza un macrolide (eritromicina, claritromicina o azitromicina) con quelli di 95.973 bambini le cui madri avevano assunto una penicillina.
Il follow-up mediano è stato di 5,8 anni.
Quello che si sa a oggi sulla sicurezza dei macrolidi deriva soprattutto da studi osservazionali, il cui difetto è di non distinguere se quanto osservato sia legato alla malattia o al farmaco usato. Per questo è stata condotta dalla Cochrane una revisione che ha considerato solo i trial controllati e randomizzati di confronto tra un macrolide (azitromicina, claritromicina, eritromicina o roxitromicina, somministrati per qualsiasi via) e il placebo. Sono stati selezionati 183 studi e 252.886 pazienti.
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