Una revisione sistematica coordinata dai ricercatori dell’Università di Montreal segnala, sulla base di una metanalisi di 8 studi canadesi, finlandesi e britannici, un aumento del rischio di infarto del miocardio, dose-dipendente e massimo nel primo mese di assunzione con gli antinfiammatori non steroidei. I dati sono stati ricavati da 8 archivi sanitari o registri di prescrizioni relativi alla popolazione generale o anziana (446.763 soggetti coinvolti, 61.460 con storia di infarto del miocardio).
Il gruppo di ricercatori raccolti nella Coxib and traditional NSAID Trialist (CNT) Collaboration ha concluso un’importante e impegnativa revisione sistematica sugli effetti cardiovascolari e gastrointestinali degli antinfiammatori non steroidei (FANS), sia quelli tradizionali sia gli inibitori della ciclossigenasi 2 (COX-2). Sono stati analizzati 280 studi controllati con placebo (124.513 partecipanti, 68.342 anni-persona) e 474 studi di confronto tra diversi FANS (229.296 partecipanti, 165.456 anni-persona).
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