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Lunedì, Luglio 30, 2012

Rischio di angioedema con gli ACE inibitori

Reazione: 

Una metanalisi coordinata dai ricercatori della Columbia University ha indagato la frequenza di angioedema nei pazienti in trattamento con antipertensivi che agiscono sul sistema renina-angiotensina. Tra gli studi controllati e randomizzati pubblicati tra il 1980 e il 2011, con durata di almeno 8 settimane che avevano reclutato almeno 100 pazienti, ne sono stati individuati 26 sugli ACE inibitori (74.857 pazienti coinvolti, 232.523 anni-persona di follow-up), 19 sugli antagonisti dei recettori dell’angiotensina (35.479 pazienti coinvolti, 122.293 anni-persona di follow up) e 2 sugli inibitori diretti della renina (5.141 pazienti coinvolti, 1.735 anni-persona di follow up). Il rischio di angioedema è risultato più che doppio (odds ratio 2,2, limiti di confidenza al 95% da 1,5 a 3,3) nel confronto diretto (7 studi) tra ACE inibitori e inibitori diretti della renina. Sempre ricorrendo al confronto diretto, ma questa volta con placebo, il rischio dell’evento avverso aumentava con gli ACE inibitori (10 studi, odds ratio 2,8, limiti di confidenza al 95% da 1,63 a 4,79), ma non con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina (7 studi, odds ratio 1,18, limiti di confidenza al 95% da 0,39 a 3,61). Come già noto, i pazienti di etnia afroamericana, avevano un rischio due volte maggiore di insorgenza dell’evento avverso agli ACE inibitori. E’ inoltre emersa una maggiore probabilità della reazione con l’uso di ACE inibitori e di antagonisti dei recettori dell’angiotensina nei pazienti con scompenso cardiaco rispetto a quelli con ipertensione o coronaropatia (odds ratio 2,6, p<0,0001).

Il tasso di incidenza pesata di angioedema è risultato pari allo 0,3% (limiti di confidenza al 95% da 0,28% a 0,32%) con gli ACE inibitori, significativamente più elevato rispetto allo 0,11% (limiti di confidenza al 95% da 0,09% a 0,13%) con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina, allo 0,13% (limiti di confidenza al 95% da 0,08% a 0,19%) con gli inibitori diretti della renina e allo 0,07% (limiti di confidenza al 95% da 0,05% a 0,09%) con il placebo, che non sono risultati significativamente diversi tra loro.

I dati dello studio individuano un aumento del rischio di angioedema, un evento avverso raro ma che può essere pericoloso per la vita, con l’impiego di ACE inibitori nei pazienti ipertesi.  Nei pazienti con scompenso cardiaco vi è un maggior rischio con questa classe di farmaci, che comunque sussiste anche con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina.

Makani H, Messerli FH, et al. Meta-analysis of randomized trials of angioedema as an adverse event of renin-angiotensin system inhibitors. Am J Cardiol 2012;in press.

e-mail ricercatore: messerli.f@gmail.com

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