Fluconazolo e tetralogia di Fallot
Sembra essere la tetralogia di Fallot il rischio che corrono i bambini nati da madri trattate con fluconazolo per un’infezione fungina nel primo trimestre di gravidanza. Diversi case report hanno riportato la comparsa di difetti congeniti associati all’assunzione di alte dosi di fluconazolo per infezioni micotiche gravi durante la gravidanza, poco si sapeva però finora dell’effetto di dosi più basse.
Uno studio condotto in Danimarca1 sulla banca dati sanitaria nazionale ha analizzato il rapporto tra assunzione della terapia nel primo trimestre di gravidanza (nella maggior parte dei casi 150 o 300 mg al giorno del farmaco) e la comparsa di malformazioni fetali.
L’esposizione alle dosi correnti di fluconazolo non si associava globalmente a un aumento di rischio di malformazioni (210 difetti in 7.352 gravidanze esposte al farmaco, 2,86%, rispetto a 25.159 difetti in 968.236 gravidanze non esposte, 2,60%, odds ratio 1,06, limiti di confidenza al 95% da 0,92 a 1,21).
L’analisi specifica su 15 diversi difetti congeniti (tra cui craniosinostosi, labbro leporino, palatoschisi, difetti degli arti, polidattilia, sindattilia, ernia diaframmatica, difetti del setto ventricolare) portava pure a risultati tranquillizzanti, senza alcun rischio, tranne per la tetralogia di Fallot, che era decisamente più frequente nei bambini nati da donne trattate con fluconazolo (0,10% delle gravidanze rispetto a 0,03%, odds ratio 3,16, limiti di confidenza al 95% da 1,49 a 6,71).
Secondo i ricercatori questa associazione con la tetralogia di Fallot richiede di essere confermata in ulteriori studi, il rischio comunque non è elevato, ma va tenuto presente e seguito nel tempo.
- N Engl J Med 2013;369:830-9. CDI #fff#