Antidepressivi e rischio di preeclampsia
E’ segnalata un’associazione tra depressione, insorta prima o in corso di una gravidanza, e preeclampsia, ma non è del tutto chiarito se a complicare la gestazione sia la depressione in quanto tale o i farmaci impiegati per trattarla. Per dare una risposta alla questione, uno studio statunitense condotto presso l’Università di Harvard ha attinto dal Registro sanitario della British Columbia i dati di 69.448 gravidanze in donne con depressione. Sono state considerate due diverse situazioni: nella prima sono state confrontate gravide depresse in trattamento tra la 10° e la 20° settimana e gravide depresse non in trattamento; nella seconda donne già trattate prima della gravidanza che hanno continuato o meno la terapia nella 10-24° settimana. L’analisi è stata effettuata per le diverse classi di farmaci: inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI), triciclici (TCA). E’ risultato che il rischio di preeclampsia in donne depresse ma non trattate farmacologicamente, simile a quello di donne senza depressione (2,4% vs 2,3%), era inferiore a quello di donne depresse trattate tra la 10° e la 20° settimana con SSRI (rischio relativo 1,22, limiti di confidenza al 95% da 0,97 a 1,54), SNRI (rischio relativo 1,95, limiti di confidenza al 95% da 1,25 a 3,03), TCA (rischio relativo 3,23, limiti di confidenza al 95% da 1,87 a 5,59). Per quanto riguarda le donne in terapia prima della gravidanza, il rischio relativo tra chi continuava il trattamento tra la 10° e la 24° settimana e chi lo sospendeva era pari a 1,32 con gli SSRI (limiti di confidenza al 95% da 0,95 a 1,84), 3,43 con gli SNRI (limiti di confidenza al 95% da 1,77 a 6,65) e 3,26 con i TCA (limiti di confidenza al 95% da 1,04 a 10,24).
L’uso di antidepressivi durante la gestazione aumenta il rischio di preeclampsia; questo si osserva soprattutto con gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI) e con i triciclici (TCA), meno con gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Resta il dubbio, a detta degli stessi autori, che quanto osservato sia imputabile non solo alle terapie farmacologiche ma anche a forme particolarmente gravi della malattia di base che impongono l’indicazione al trattamento.
Palmsten K, Setoguchi S, et al. Elevated risk of preeclampsia in pregnant women with depression: depression or antidepressants? Am J Epidemiol 2012;doi: 10.1093/aje/kwr394.
e-mail ricercatore: kpalmste@hsph.harvard.edu