I danni all’osso della vitamina E
Non è detto che le vitamine facciano sempre bene e l’ulteriore conferma viene da uno studio condotto per ora nell’animale ma che pone in guardia dall’uso di supplementi contenenti vitamina E, perché questa avrebbe un’azione negativa sulle ossa. L’omeostasi ossea è mantenuta dal bilancio tra l’attività degli osteoblasti, di deposizione dell’osso, e degli osteoclasti, di riassorbimento dell’osso. Su questo equilibrio agiscono diverse vitamine liposolubili: anzitutto, come noto, la vitamina D, ma anche la vitamina E secondo quanto scoperto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo.1
E’ stato anzitutto costruito un modello animale (topo) con un difetto genetico tale da portare a una deficienza di vitamina E. Questi topi sviluppavano un eccesso di massa ossea. Le ulteriori indagini hanno dimostrato che la vitamina E ha un’azione di stimolo sui precursori degli osteoclasti, facilita cioè la formazione delle cellule multinucleate che derivano dalla fusione di cellule mononucleate preosteoclastiche.
La controprova viene da un esperimento su topi normali trattati con dosi di vitamina E pari a quelle di solito presenti nei supplementi presenti in commercio: si osservava infatti una marcata perdita ossea. Secondo i ricercatori questi dati sono estrapolabili all’uomo e meritano attenzione in termini di salute pubblica, visto l’ampio uso che si fa dei supplementi e la falsa convinzione che, anche se inefficaci, siano comunque innocui.
Nature Medicine 2012;DOI:10.1038/nm.265 CDI #rrr#