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Giovedì, Aprile 5, 2012

Gli alfa antagonisti non alterano la midriasi

I pazienti in terapia con farmaci alfa1 antagonisti non hanno un’alterazione della risposta pupillare ai midriatici. A queste conclusioni è giunta una ricerca dell’Università del Michigan su soggetti maschi ultracinquantenni (18 in terapia sistemica con la classe di farmaci considerata e 31 di controllo). In tutti è stata indotta la midriasi dell’occhio destro con fenilefrina o tropicamide, mentre l’occhio sinistro fungeva da controllo. Il diametro pupillare è stato misurato in partenza e dopo applicazione del midriatico in visione mesopica e scotopica. La variazione del diametro pupillare non è risultata significativamente diversa tra i due gruppi nelle due diverse condizioni di illuminazione (p=0,37 e p=0,67 rispettivamente). Non si rilevava alcuna differenza neppure considerando il sottogruppo di pazienti in trattamento con tamsulosina (in visione mesopica p=0,6, in visione scotopica p=0,73). Anche il confronto tra i diametri pupillari di questo sottogruppo con il restante campione di pazienti che assumevano alfa1 antagonisti non selettivi non evidenziava differenze  (in visione mesopica p=0,77, in visione scotopica p=1,00). La durata della terapia non interferiva con la reazione midriatica.

Contrariamente a quanto segnalato da precedenti studi, questa indagine smentisce l’esistenza di una scarsa risposta pupillare ai farmaci midriatici in corso di trattamento con alfa1 antagonisti. Questo dato è confortante dal momento che non è raro, per questioni anagrafiche, che pazienti in trattamento per l’ipertrofia prostatica, ma anche per l’ipertensione, debbano sottoporsi a chirurgia oculare, tipicamente interventi di cataratta, che richiedono una dilatazione preoperatoria.

Cooney TM, Wu A, et al. The effects of systemic α1-adrenoreceptor antagonists on pupil diameter. Br J Ophthalmol 2012;96:490-3.

e-mail ricercatore: tmnairus@umich.edu

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