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Lunedì, Dicembre 1, 2003
Acido clodronico e insufficienza renale
Principio attivo:
Reazione:
Nel secondo semestre dell’anno 2003 sono state segnalate due segnalazioni di insufficienze renali acute da acido clodronico. In entrambi i casi si tratta di un peggioramento della funzionalità renale in una situazione già patologica.
Nel foglietto illustrativo dell’acido clodronico non sono riportate reazioni avverse a carico del rene, ma si dice solo che in caso di sovradosaggio si potrebbero avere delle alterazioni della funzionalità renale per la formazione di sali di calcio e la terapia dovrà mirare al ripristino della funzionalità stessa.
La banca dati Micromedex riporta la tossicità renale per l’acido clodronico solo come peggioramento di una alterazione renale preesistente [1, 2]. In un case-report un paziente disidratato e con ipercalcemia ha presentato un’insufficienza renale acuta accompagnata da oliguria in seguito ad assunzione di clodronato per via orale [3].
I bifosfonati pur essendo dei farmaci ben tollerati possono provocare un aumento dei livelli serici di creatinina. A conferma di ciò uno studio sulla tollerabilità dei farmaci utilizzati per l’ipercalcemia maligna ha mostrato che l’acido clodronico può dare un aumento dei livelli serici di creatinina del 5% rispetto ad altri bifosfonati [4].
Nella banca dati dell’OMS sono presenti 29 report di insufficienza renale acuta su un totale di 404 report legati all’acido clodronico.
Bibliografia:
- Bonjour JP & Rizzoli R: Clodronate in hypercalcemia of malignancy. Calcif Tissue Int 1990; 46(suppl):S20-S25
- Kanis JA, Preston CJ, Yates AJP et al: Effects of intravenous diphosphonates on renal function. Lancet 1983; 1:1328
- Jacobs TP, Siris ES, Bilezikian JP et al: Hypercalcemia of malignancy: treatment with intravenous dichloromethylene diphosphonate. Ann Intern Med 1981; 94:312-316
- Zojer N, Keck AV, Pecherstorfer M. Comparative tolerability of drug therapies for hypercalcaemia of malignancy. Drug Saf. 1999 Nov;21(5):389-406.