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Domenica, Gennaio 15, 2012

Tireostatici in utero

Uno studio prospettico caso-controllo condotto presso l’Università di Taipei ha confrontato il rischio di esiti negativi della gravidanza (neonato di basso peso alla nascita,  neonato piccolo per l’età gestazionale, nascita pretermine e anomalie congenite) a seguito di tre diverse modalità di gestione dell’ipotiroidismo autoimmune: trattamento con propiltiouracile, con metimazolo/carbimazolo o nessun trattamento. I dati provenivano dal Taiwan National Health Insurance Research Dataset che copre il 98,4% dei residenti (22,96 milioni di persone) e dal registro nazionale delle nascite .

Nel 2005 sono state identificate 218.776 gravidanze con feto singolo, 2.830 delle quali complicate da una condizione di ipertiroidismo accertato in almeno due occasioni. Il 24,8%  di queste donne (n=703) è stato sottoposto a trattamento tireostatico (n=630 con propiltiouracile, n=73 con metimazolo/carbimazolo). Dopo correzione per i fattori di confondimento materni e fetali, le gravidanze trattate con tireostatici avevano, rispetto a un gruppo di controllo di 14.150 gravidanze appaiate per età materna, un aumento del rischio di basso peso alla nascita (odds ratio 1,78, limiti di confidenza al 95% da 1,35 a 2,33) e di neonato piccolo per l’età gestazionale (1,24, limiti di confidenza al 95% da 1,02 a 1,51). La probabilità di basso peso alla nascita era comunque presente anche in caso di ipertiroidismo non trattato (odds ratio 1,17, limiti di confidenza al 95% da 1,04 a 1,32). Considerando separatamente le due classi di farmaci e facendo il confronto con le gravidanze con ipertiroidismo non trattato, soltanto con il propiltiouracile (e non con metimazolo/carbimazolo) si osservava un significativo aumento del rischio di basso peso alla nascita (odds ratio 1,40, limiti di confidenza al 95% da 1,00 a 1,96) e un effetto dose-dipendente (per una posologia superiore ai 150 mg al giorno odds ratio 2,02, limiti di confidenza al 95% da 1,12 a 3,65).

I dati dello studio escludono invece, come segnalato in altre occasioni, la possibilità che i farmaci tireostatici assunti in gravidanza causino anomalie congenite.

Chen CH, Xirasagar S, et al. Risk of adverse perinatal outcomes with antithyroid treatment during pregnancy: a nationwide population-based study. BJOG 2011;118:1365-73.

e-mail ricercatore: yrkou@ym.edu.tw

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