I FANS riducono l’emoglobina
L’uso di antiinfiammatori non steroidei comporta il rischio di una significativa riduzione dei livelli di emoglobina, anche in assenza di episodi di sanguinamento. Lo indica l’analisi retrospettiva effettuata da un gruppo di ricerca internazionale di due ampi studi prospettici randomizzati e controllati in doppio cieco in pazienti adulti con artrosi o artrite reumatoide. Il primo denominato CLASS, ha incluso pazienti sopra i 18 anni in terapia cronica con FANS; il secondo, chiamato CONDOR ha reclutato pazienti di 18-60 anni per confrontare celecoxib e diclofenac a rilascio controllato in associazione a gastroprotettori. Per l’analisi a posteriori sono stati selezionati dalle due sperimentazioni i sottogruppi di pazienti che assumevano celecoxib o diclofenac, ma non acido acetilsalicico o un altro antiaggregante ed erano negativi all’Helicobacter pylori. L’esito primario considerato, una riduzione dei livelli di emoglobina ≥2 g/dl nei primi 6 mesi di trattamento, si è verificato nell’1,9% e 2% rispettivamente dei pazienti in terapia con celecoxib e nel 3,3% e 5,7% rispettivamente di quelli in trattamento con diclofenac, il che corrispondeva a un aumento del rischio di sanguinamento quasi raddoppiato nello studio CLASS (odds ratio 1,8, limiti di confidenza al 95% da 1,22 a 2,65) e quasi triplicato nello studio CONDOR (odds ratio 2,93, limiti di confidenza al 95% da 2,06 a 4,15).
Questi dati suggeriscono, ancora una volta, che nelle malattie reumatiche l’impiego a lungo termine dei FANS deve essere valutato con cautela alla luce del rapporto rischi-benefici.
Goldstein JL, Chan FKL, et al. Haemoglobin decreases in NSAID users over time: an analysis of two large outcome trials. Aliment Pharmacol Ther 2011;34:808-16.
e-mail ricercatore: jlgoldst@uic.edu