Sunitinib e ipercheratosi
Sunitinib è un farmaco della categoria degli agenti antineoplastici, inibitore delle protein-tirosin chinasi. Sunitinib maleato inibisce molteplici recettori delle protein-tirosin chinasi (RTK) che sono coinvolte nella crescita dei tumori, nell’angiogenesi tumorale e nella progressione metastatica del cancro. Sunitinib è stato identificato come un inibitore dei recettori del fattore di crescita di derivazione piastrinica (PDGFRα e PDGFRβ), dei recettori del fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGFR1, VEGFR2 e VEGFR3), del recettore del fattore della cellula staminale (KIT), del recettore tirosin-chinasico FLT3 (Fms-like tyrosine kinase 3), del recettore CSF-1R (colony stimulating factor receptor (CSF-1R)) e del recettore del fattore neutrofico di derivazione gliale (RET). Il principale metabolita evidenzia una potenza sovrapponibile a quella di sunitinib nei test biochimici e cellulari.
Il farmaco è indicato per il trattamento di tumori stromali del tratto gastrointestinale (GIST) non operabili e/o metastatici dopo fallimento di un trattamento con imatinib mesilato dovuto a resistenza o intolleranza. E’ anche indicato per il trattamento del carcinoma renale avanzato e/o metastatico (MRCC).
Tra le avvertenze speciali e precauzioni d’impiego è riportato che l’alterazione del colore della cute, che può essere dovuta al colore del principio attivo (giallo), è un evento avverso comune correlato al trattamento che si verifica in circa il 30% dei pazienti. I pazienti devono essere informati che durante il trattamento con sunitinib può verificarsi anche la depigmentazione dei capelli o della cute. Altri possibili effetti dermatologici possono includere secchezza, ispessimento o screpolatura della cute, bolle o rash cutaneo occasionale del palmo delle mani o della pianta dei piedi.
Nel corso del 2008 è pervenuta al GIF una segnalazione di ipercheratosi da sunitinib. Altre due segnalazioni sono presenti pervenute da altre regioni.
In totale i casi di ipercheratosi da sunitinib sono stati 3, su un totale di 42 segnalazioni riferibili a patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. In particolare 2 segnalazioni (in Puglia) riferiscono cheratosi della cute in pazienti con carcinoma renale. Inoltre è presente un caso in Toscana, riferibile alla reazione in oggetto, che riporta callosità. Anche in questo caso il paziente è affetto da carcinoma renale.
Le reazioni presenti in scheda tecnica relative alla cute e sottocute, osservate in almeno il 2% dei pazienti con tumore stromale maligno del tratto gastrointestinale (GIST), sono riassunte nella tabella sottostante (fonte: Farmadati).
Frequenza | Reazioni avverse | N (%) |
---|---|---|
Molto comune | Ingiallimento/Alterazione del colore della cute | 146 (33,2%) |
Molto comune | Eritrodisesteisa palmo-plantare | 106 (24,1%) |
Molto comune | Alterazione del colore dei capelli | 67 (15,2%) |
Molto comune | Rash | 64 (14,5%) |
Comune | Secchezza delal cute | 41 (9,3%) |
Comune | Alopecia | 33 (7,5%) |
Comune | Dermatite | 29 (6,6%) |
Comune | Edema periorbitale | 20 (4,5%) |
Comune | Reazioni cutanee | 20 (4,5%) |
Comune | Eritema | 18 (4,1%) |
Comune | Eczema | 16 (3,6) |
Comune | Prurito | 16 (3,6%) |
Comune | Iperpigmentazione della cute | 15 (3,4%) |
Comune | Esfoliazione cutanea | 12 (2,7%) |
Comune | Vescicole | 10 (2,3%) |
Comune | Lesioni della cute | 10 (2,3%) |
L’ipercheratosi non compare tra le reazioni osservate. Al contrario è riportata nel 4% dei pazienti refrattari alle citochine o con carcinoma renale avanzato e/o metastatico (MRCC) mai precedentemente trattati. La tabella sottostante elenca le reazioni cutanee descritte in questo tipo di pazienti (fonte: Farmadati).
Frequenza | Reazioni avverse | n (%) |
---|---|---|
Molto comune | Rash | 121 (22%) |
Molto comune | Secchezza della cute | 108 (19,9%) |
Molto comune | Alterazione del colore dei capelli | 103 (18,9%) |
Molto comune | Alopecia | 64 (11,8%) |
Comune | Eritema | 51 (9,4%) |
Comune | Esfoliazione cutanea | 47 (8,6%) |
Comune | Prurito | 40 (7,4%) |
Comune | Edema periorbitale | 31 (5,7%) |
Comune | Dermatite | 27 (5,0%) |
Comune | Lesione cutanea | 26 (4,8%) |
Comune | Disturbi/alterazione del colore delle unghie | 25 (4,6%) |
Comune | Vescicole | 23 (4,2%) |
Comune | Reazioni cutanee | 23 (4,2%) |
Comune | Ipercheratosi | 22 (4,0%) |
Comune | Acne | 19 (3,5%) |
Pertanto, nei tre casi descritti la reazione di ipercheratosi potrebbe essere considerata attesa, in quanto è riportata in scheda tecnica per i pazienti con carcinoma renale avanzato e/o metastatico (MRCC).
In letteratura peraltro sono riportate numerose reazioni avverse cutanee da sunitinib [1] ma non emergono casi di ipercheratosi.
- Heidary N, et al. Chemotherapeutic agents and the skin. J Am Dermatol. April 2008