Natalizumab e anomalie della visione
Natalizumab è un anticorpo ricombinante umanizzato anti-α4-integrina prodotto in una linea cellulare murina mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Natalizumab è indicato come monoterapia disease-modifying in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente per prevenire le recidive e rallentare la progressione della disabilità.
Natalizumab fa parte della categoria farmaco terapeutica delle sostanze ad azione immunosoppressiva selettiva. E’ un inibitore selettivo della molecola d'adesione e si lega alla subunità α4 delle integrine umane che è altamente espressa sulla superficie di tutti i leucociti, ad eccezione dei neutrofili.
In studi controllati con placebo, condotti su 1617 pazienti con sclerosi multipla trattati con natalizumab per periodi fino a 2 anni (placebo: 1135), si sono osservati eventi avversi che hanno portato all'interruzione della terapia nel 5,8% dei pazienti trattati con natalizumab (placebo: 4,8%). Nei 2 anni durante i quali si è svolto lo studio, il 43,5% dei pazienti trattati con natalizumab ha presentato reazioni avverse tra le quali non sono riportate anomalie visive (fonte: Farmadati).
Anomalie visive non sono descritte né in scheda tecnica né in letteratura per natalizumab. E’ noto che le disfunzioni visive occorrono in circa l’80% dei pazienti con sclerosi multipla e si manifestano nel 50% dei soggetti [1]. Due studi clinici (fase III) hanno evidenziato che natalizumab riduce in modo significativo la perdita di vista frequentemente osservata, come disturbo neurologico, nei pazienti affetti da sclerosi multipla [2].
Potrebbe essere interessante notare che le anomalie della visione rientrano, insieme ad altri sintomi (astenia, progressiva debolezza unilaterale, difficoltà nei movimenti degli arti, confusione, alterazione della personalità; Micromedex®) nel quadro clinico della leucoencefalopatia multifocale progressiva, riportata in alcuni pazienti trattati con natalizumab [3]
Dal database delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa ai farmaci, nel 2008 è emerso un solo caso in cui è riportata vista parziale associata all’utilizzo di natalizumab in paziente con sclerosi multipla. Nel 2007 erano state segnalate anomalie della visione, più specificatamente annebbiamento della vista e visione offuscata, in due pazienti in trattamento con natalizumab per sclerosi multipla.
- Balcer L.J., et al. Contrast letter acuity as visual component for the multiple sclerosis functional composite. Neurology 2003. 61; 1367-1373.
- Balcer L.J., et al. Natalizumab reduces visual loss in patients with relapsing multiple sclerosis. Neurology 2007; 68; 1299-1304.
- Yousry T.A., et al. Evaluation of patients treated with natalizumab for progressive multifocal leukoencephalopathy. N. Engl J Med 2006. 354 (9): 924-933.