Inibitori della 5-fosfodiesterasi (tadalafil, sildenafil e vardenafil) e piastrinopenia
Il tadalafil, il sildenafil e il vardenafil sono farmaci utilizzati per il trattamento di pazienti con disfunzione erettile.
Sono inibitori potenti e selettivi della fosfodiesterasi cGMP-specifica di tipo 5 (PDE-5), presente nei corpi cavernosi dell’uomo. Questi farmaci tramite l’inibizione enzimatica, potenziano notevolmente l’effetto dell’ossido di azoto endogeno, rilasciato in seguito alla stimolazione sessuale. Quando l’ossido di azoto viene liberato, l’inibizione del PDE-5 da parte dei farmaci determina un accumulo dei livelli di cGMP causando un rilassamento della muscolatura liscia e un afflusso di sangue, con conseguente erezione.
Nella banca dati GIF, nell’anno 2008, sono presenti due segnalazioni di piastrinopenia associate una al tadalafil e l’altra al vardenafil. Il primo caso è avvenuto in un paziente di 50 anni che assumeva il farmaco da circa un mese. Non sono riportati farmaci concomitanti. Sono comparse petecchie con grave piastrinopenia. Il farmaco è stato sospeso e la reazione si è risolta. Nel secondo caso si tratta di un uomo di 73 anni. Il paziente assumeva anche altri farmaci, tra cui duloxetina, esomeprazolo, alfuzosina, salmeterolo e tiotropio bromuro, tutti indicati però come farmaci concomitanti. La reazione avversa è avvenuta dopo solo un giorno di terapia e si è risolta spontaneamente.
La piastrinopenia non è riportata nella sezione “Effetti indesiderati” della scheda tecnica delle specialità medicinali a base di vardenafil, sildenafil e tadalafil.
Nella banca dati Micromedex non vi è riportata alcuna informazione riguardo possibili casi di piastrinopenia indotta da tali farmaci.
In letteratura è presente un articolo [1], risalente al 2004, in cui viene esclusa qualsiasi relazione di causalità tra la somministrazione del tadalafil e la trombocitopenia. Tuttavia è stato pubblicato un recente case-report [2], in cui si descrive un caso di trombocitopenia indotta da sildenafil in una donna di 53 anni, alla quale è stato somministrato il farmaco per l’ipertensione polmonare in seguito ad un peggioramento del quadro clinico. Dalla descrizione del caso appare chiaro il nesso di causalità tra la somministrazione del farmaco e la reazione avversa: infatti il sildenafil è stato l’unico farmaco somministrato prima dello sviluppo della trombocitopenia e la sua sospensione ha portato ad un innalzamento del livello delle piastrine. Gli autori del case-report concludono però dicendo che non ci sono dati disponibili riguardo la correlazione tra piastrinopenia e l’uso di sildenafil usato per il trattamento della disfunzione erettile e aggiungono che la trombocitopenia non può essere considerata una reazione di classe per gli inibitori della 5-fosfodiesterasi, ma deve comunque essere presa in considerazione in pazienti che hanno mostrato un primo evento di trombocitopenia in seguito alla somministrazione di tali farmaci.
- “Long-term safety and tolerability of tadalafil in the treatment of erectile dysfunction” Montorsi et al., Europ Urol 45 (2004) 339-345
- “Sildenafil-induced thrombocytopenia” Philip et al. Annals of Internal Medicine, Sep 2008; Vol. 149 Num. 6