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TOS in menopausa: le conferme dal WHI
Dal Women’ Health Iniziative (WHI), lo studio che aveva segnalato il rischio di cancro della mammella con la terapia ormonale sostitutiva in menopausa, giungono nuovi dati a un follow up di 11 anni: non solo il trattamento aumenta l’incidenza del tumore ma aumenta anche la mortalità da cancro della mammella. L’83% delle donne che erano state arruolate nello studio ha accettato di proseguire il follow up dopo il 2005, anno di interruzione della ricerca.
L’uso della terapia sostitutiva si associava a tumori della mammella più invasivi rispetto a quelli di donne trattate con placebo (hazard ratio 1,25, limiti di confidenza al 95% da 1,07 a 1,46, p=0,04) e più spesso con linfonodi positivi (hazard ratio 1,78, limiti di confidenza al 95% da 1,23 a 2,58, p=0,03). Nelle donne trattate era anche maggiore la mortalità da tumore della mammella (25 morti, 0,03% per anno rispetto a 12 morti, 0,01% per anno, hazard ratio 1,96, limiti di confidenza al 95% da 1,00 a 4,04, p=0,049).
I dati a distanza di tempo confermano quanto già emerso rispetto al rischio di cancro della mammella con la terapia sostitutiva della menopausa prolungata e aggiungono un tassello importante riguardo alla mortalità. Tale trattamento va pertanto usato solo per brevi periodi di tempo e quando l’indicazione è chiara.
L’uso della terapia sostitutiva si associava a tumori della mammella più invasivi rispetto a quelli di donne trattate con placebo (hazard ratio 1,25, limiti di confidenza al 95% da 1,07 a 1,46, p=0,04) e più spesso con linfonodi positivi (hazard ratio 1,78, limiti di confidenza al 95% da 1,23 a 2,58, p=0,03). Nelle donne trattate era anche maggiore la mortalità da tumore della mammella (25 morti, 0,03% per anno rispetto a 12 morti, 0,01% per anno, hazard ratio 1,96, limiti di confidenza al 95% da 1,00 a 4,04, p=0,049).
I dati a distanza di tempo confermano quanto già emerso rispetto al rischio di cancro della mammella con la terapia sostitutiva della menopausa prolungata e aggiungono un tassello importante riguardo alla mortalità. Tale trattamento va pertanto usato solo per brevi periodi di tempo e quando l’indicazione è chiara.
Bibliografia:
- JAMA 2011;304:1684-92. CDI #nrr#