Paroxetina ed ematuria
Nel corso del 2008 è pervenuta al GIF una segnalazione di ematuria da paroxetina (due nel totale della banca dati). Si tratta di un caso non grave, manifestatosi in una ragazza di 28 anni dopo 6 giorni di terapia con paroxetina 20 mg die, utilizzata (secondo quanto segnalato) per il trattamento dell’insonnia. L’ematuria non è una reazione avversa nota per la paroxetina. Le patologie renali e urinarie riportate in scheda tecnica prevedono ritenzione ed incontinenza urinarie. Sia la banca dati Micromedex (accesso il 27 ottobre 2008) sia la letteratura internazionale non riportano casi di ematuria da paroxetina. Una recente meta-analisi apparsa su Pharmacoepidemiology and Drug Safety [1], che ha valutato il profilo di sicurezza della paroxetina sulla base dei dati degli studi clinici pre-registrativi, senza individuare particolari reazioni avverse a carico del tratto urinario.
In considerazione delle pochissime segnalazioni disponibili e in assenza di ulteriori evidenze a sostegno di questa associazione, non risulta possibile stabilire un nesso di causalità tra paroxetina e ematuria. Da considerare inoltre altre cause possibili di ematuria, come infezioni urinarie, la calcolosi delle vie renali, glomerulonefriti ecc. Si continueranno a monitorare le segnalazione di ADR da paroxetina al fine di intercettare eventuali nuovi casi e quindi per poter avere dati più ampi per la generazione di un segnale.
- Aursnes I, Gjertsen MK. Common adverse events associated with an SSRI: meta-analysis of early paroxetine data. Pharmacoepidemiol Drug Saf. 2008 Jul;17(7):707-13.