Rosiglitazone e fratture
Il rosiglitazone è un farmaco antidiabetico appartenente alla categoria dei tiazolidinedioni, o più semplicemente glitazoni, indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 sia in monoterapia, che in combinazione duplice o triplice con altri antidiabetici orali. Rosiglitazone diminuisce la glicemia mediante la riduzione dell’insulino-resistenza a livello del tessuto adiposo, muscolo-scheletrico e del fegato [1].
Nel corso del 2007 è pervenuta al GIF una nuova segnalazione relativa a fratture associate all’assunzione di rosiglitazone e, attualmente, vi sono due segnalazioni di questo tipo nell’intero database. In entrambi i casi la frattura si è verificata a seguito di un trauma lieve, in pazienti di sesso femminile.
La reazione non è presente nel foglietto illustrativo del farmaco, ma nella banca data Micromedex [2], tra le reazioni avverse a carico dell’apparato muscolo-scheletrico sono riportate fratture e osteopenia.
I dati relativi alle fratture da rosiglitazone sono emersi dallo studio clinico ADOPT (A Diabetes Outcome and Progression Trial), che ha valutato il controllo glicemico, dopo somministrazione di rosiglitazone, rispetto a metformina e glibenclamide, in 4.360 pazienti diabetici di età media di 57 anni, di cui il 42% donne, per un periodo compreso tra i 4 e i 6 anni. La revisione dei dati di sicurezza emersi dallo studio ADOPT ha messo in evidenza che c’è un rischio maggiore di fratture nelle donne affette da diabete mellito di tipo II che assumono rosiglitazone rispetto a quelle che assumono metformina o glibenclamide. L’incidenza di fratture è stata del 9,3% per rosiglitazone, del 5,1% per metformina e del 3,5% per glibenclamide. Va sottolineato inoltre che la maggior parte delle fratture osservate nel corso dello studio ADOPT si è verificato al livello del piede, della mano e del braccio, siti diversi da quelli associati all’osteoporosi post-menopausale (es. anca e colonna vertebrale) [3].
I risultati di questo studio hanno portato, a marzo 2007, alla pubblicazione di una nota informativa importante da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in accordo con le autorità regolatorie europee, al fine di informare i prescrittori sulle novità in materia di sicurezza d’uso dei farmaci contenenti rosiglitazone. Altri studi hanno messo in luce, inoltre, che l’assunzione di rosiglitazone può causare una diminuzione della formazione dell’osso o della densità minerale ossea o perdita ossea. Grey e collaboratori hanno valutato l’impatto di un trattamento con rosiglitazone (8 mg/die) in donne in post-menopausa sane, ovvero senza diabete o osteoporosi. Dopo 14 settimane di trattamento la densità ossea all’anca era diminuita in maniera significativa nel gruppo in trattamento con rosiglitazone rispetto al placebo (-1,9% vs 0,2%); inoltre anche i marker della formazione ossea si erano ridotti. Nonostante questi risultati siano emersi in pazienti sane, ciò non toglie che i risultati possano essere applicati anche alle donne affette da diabete [4].
Anche lo studio osservazionale Health, Aging and Body Composition (Health ABC) che ha studiato per un periodo di 4 anni pazienti anziani (età 70-79 anni) in terapia antidiabetica, ha evidenziato che, per ciascun anno, nelle donne l’uso di glitazoni è associato a una maggior perdita ossea sia a livello di colonna vertebrale sia a livello del trocantere4. Probabilmente, come affermano Schwartz e Sellmeyer [5], i dati ad oggi non sono sufficienti a raccomandare uno screening per l’osteoporosi per tutte le pazienti in terapia con rosiglitazone o eleggibili a tale trattamento, tuttavia è bene ricordare che le donne anziane in post-menopausa hanno un rischio maggiore di fratturarsi e pertanto ciò deve essere tenuto in debita considerazione da parte dei medici prescrittori.
- Scheda tecnica del farmaco
- Database Micromedex: accesso al 20/09/2007.
- Kahn SE, Haffner SM, Heise MA, et al. Glicemic durability of rosiglitazone, metforminm, or glyburide monotherapy. N Engl J Med 2006; 355:2427-43
- Grey A, Bolland M, Gamble G, et al. The peroxisome-proliferator-activated receptor-gamma agonist rosiglitazone decreases bone formation and bone mineral density in healthy postmenopausal women: a randomized, controlled trial. J Clin Endocrinol Metab 2007; 92:1305-10
- Schwartz AV, Sellmayer DE, Vittinghoff E, et al. Thiazolidinedione use and bone loss in older diabetic adults. J Clin Endocrinol Metab 2006; 91:3349-54
- Schwartz AV, Sellmayer DE. Thiazolidinedione therapy gets complicated. Is bone loss the price of improved insulin resistance? Diabetes Care 2007; 30:1670-71