Inibitori della pompa protonica ed iperglicemia
Nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) sono presenti 4 segnalazioni di iperglicemia da inibitori della pompa protonica (IPP), riferite in particolare a lansoprazolo (2 casi), pantoprazolo ed esomeprazolo. L’evento non è riportato nelle scheda tecnica dei prodotti.
Caso 1. Un paziente diabetico di sesso maschile, di 40 anni di età, viene trattato con lansoprazolo per gastroduodenite. Dopo 2 giorni dall’inizio della terapia, si evidenzia un aumento dei livelli glicemici nonostante la terapia antidiabetica con insulina. Il paziente assumeva da lungo tempo acido ursodesossicolico, ramipril, amlodipina, atorvastatina e furosemide. Non sono note interazioni farmacologiche tra questi farmaci ed il lansoprazolo. Alla sospensione del farmaco, i valori glicemici ritornano alla normalità.
Caso 2. Una donna diabetica di 63 anni viene trattata con esomeprazolo per reflusso gastroesofageo. Dopo 14 giorni dall’inizio della terapia, si evidenzia un aumento dei livelli glicemici nonostante la terapia antidiabetica. Non è noto se la paziente assumesse altri farmaci concomitanti. Alla sospensione del farmaco, i valori glicemici ritornano alla normalità.
Caso 3. Una donna diabetica di 79 anni viene trattata con pantoprazolo per reflusso gastroesofageo. Dopo 24 ore dall’inizio della terapia, si evidenzia un aumento dei livelli glicemici nonostante la terapia antidiabetica. La paziente assumeva da lungo tempo altri farmaci concomitanti, quali warfarin, insulina, indobufene, irbesartan, metoprololo, nitroglicerina. Non sono note interazioni farmacologiche tra questi farmaci ed il pantoprazolo. Il caso presenta dechallenge e rechallenge positivi.
Caso 4. Una donna di 64 anni viene trattata con lansoprazolo per reflusso gastroesofageo. Dopo 9 giorni dall’inizio della terapia, si evidenzia un aumento dei livelli glicemici. La paziente assumeva anche il candesartan. Non si hanno notizie su dechallenge o sull’eventuale presenza di patologie concomitanti.
Tre dei casi segnalati riguardano pazienti diabetici sotto stretto controllo farmacologico; la loro interpretazione è di conseguenza piuttosto complessa, sebbene sia possibile ipotizzare un effetto dipendente da una interazione tra farmaci oppure tra il farmaco e la patologia. La relazione di causalità IPP - iperglicemia è avvalorata comunque da una correlazione temporale plausibile e dal dechallenge positivo.
Esistono alcune evidenze a supporto di un’ipotetica azione degli IPP sui valori glicemici, sebbene queste non possano essere ritenute sufficienti per refutare o avvalorare il segnale proposto.
In uno studio clinico statunitense [1] su pazienti in terapia con pantoprazolo, l’1% dei pazienti trattati con il farmaco (n = 521) ha manifestato episodi di iperglicemia, mentre nessuno dei controlli trattati con placebo (n = 82) ha mostrato questo tipo di reazione. Da quanto riportato nella banca dati Rx List, sono stati segnalati a livello internazionale sporadici casi di diabete mellito ed iperglicemia/ipoglicemia in seguito all’impiego del lansoprazolo (frequenza
Finora, in base agli studi disponibili [2-4], il lansoprazolo non è stato associato ad effetti significativi sulle funzioni endocrine, incluse le concentrazioni seriche di aldosterone, insulina, ormoni tiroidei, testosterone, ormone paratiroideo, glucagone, gonadotropine o prolattina.
Una recente analisi relativa alle segnalazioni spontanee di reazioni avverse da IPP [5] mette invece in evidenza una specifica azione del lansoprazolo sull’apparato riproduttivo femminile e sul sistema endocrino.
D’altra parte da alcuni studi sperimentali [6] emerge che l’ipergastrinemia indotta tipicamente dagli IPP potrebbe causare un incremento dei livelli di insulina, con potenziali effetti ipoglicemici. L’ipoglicemia è stata infatti segnalata in associazione ad omeprazolo.
A fronte della scarsa documentazione presente in letteratura, il segnale necessita quindi di ulteriori indagini per essere confermato.
- Prod Info Protonix(R), 2001c).
- Dammann HG, von zur Muhlen A, Balks HJ, et al: The effects of lansoprazole, 30 or 60 mg daily, on intragastric pH and on endocrine function in healthy volunteers. Aliment Pharmacol Ther 1993; 7: 191-196.
- Gaetani M, De Giorgio R, Buratti P, et al: Chronic oral administration of lansoprazole does not affect the hypothalamic pituitary gonadal axis in healthy young men. Eur J Gastroenterol Hepatol 1995; 7: 211-213.
- Barradell LB & Faulds D: Lansoprazole. A review of its pharmacodynamic and pharmacokinetic properties and its therapeutic efficacy in acid-related disorders.. Drugs 1992; 44: 225-50.
- Salgueiro E, Rubio T, Hidalgo A, Manso G. Safety profile of proton pump inhibitors according to the spontaneous reports of suspected adverse reactions. Int J Clin Pharmacol Ther. 2006; 44(11): 548-56.
- Lu YC, Sternini C, Rozengurt E, Zhukova E. Release of transgenic human insulin from gastric g cells: a novel approach for the amelioration of diabetes. Endocrinology. 2005; 146: 2610-9.