Antipertensivi e insufficienza renale acuta
Se si associa un farmaco antinfiammatorio non steroideo alla terapia antipertensiva con un diuretico insieme a un ACE inibitore o a un sartano aumenta il rischio di avere una insufficienza renale acuta. E’ sempre più frequente l’uso contemporaneo, specie nei soggetti anziani per esempio con ipertensione e scompenso cardiaco, di più farmaci antipertensivi, più spesso un diuretico insieme a un farmaco che agisce sull’asse renina-angiotensina. Sovente inoltre questi soggetti hanno dolori per varie cause, trattati per lo più con farmaci antinfiammatori non steroidei. E’ comune quindi che un paziente sia politrattato e ciò potrebbe influenzare la sua funzione renale, visto che comunque i FANS sono già di per sé farmaci che possono interferire con il rene.
Un gruppo di internisti canadesi del Quebec ha condotto uno studio retrospettivo di coorte che ha riguardato 487.372 utilizzatori di farmaci antipertensivi.1
In questa popolazione, nell’arco di una media di 5,9 anni di follow up sono stati registrati 2.215 casi di insufficienza renale acuta (tasso di incidenza 7/10.000 anni- persona). Il ricorso a una duplice terapia (un farmaco antipertensivo a scelta tra diuretico, ACE inibitore o sartano) associata a un FANS non modificava la frequenza di insufficienza renale acuta. Se invece i soggetti erano trattati con una triplice terapia (due antipertensivi più un antinfiammatorio non steroideo) si osservava un incremento del tasso di insufficienza renale acuta (rapporto di rischio: 1,31, limiti di confidenza al 95% da 1,12 a 1,53). In particolar modo il rischio più alto riguardava i primi 30 giorni di utilizzo dell’associazione (rapporto di rischio: 1,82, limiti di confidenza al 95% da 1,35 a 2,46).
Dai risultati di questo studio emerge che l’effetto positivo degli antipertensivi sulla funzionalità renale potrebbe essere significativamente ridotto, fino a portare a un deficit renale, qualora sia in atto una duplice terapia antipertensiva associata all’uso di un farmaco antinfiammatorio non steroideo.
Il consiglio dei ricercatori è di porre particolare attenzione nel primo mese di trattamento e di scegliere adeguatamente il farmaco antinfiammatorio non steroideo, evitandone la somministrazione qualora non sia strettamente necessaria.
- Brit Med J 2013;346:e8525. CDI #nnf#