Acido acetilsalicilico e maculopatia degenerativa della retina
L’uso regolare di acido acetilsalicilico per diversi anni sembra associarsi a un aumentato rischio di maculopatia degenerativa senile.
Sulla base dell’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aumento della maculopatia senile e dell’uso di farmaci in maniera cronica, come il ricorso all’acido acetilsalicilico a scopo cardioprotettivo o antinfiammatorio, alcuni oculisti della Wisconsin School of Medicine and Public Health, hanno condotto uno studio longitudinale di popolazione esaminando ogni 5 anni per un periodo di 20 anni 4.926 soggetti che avevano fra i 43 e gli 86 anni al momento dell’arruolamento.1 I dati relativi all’uso di acido acetilsalicilico erano derivati dalla risposta a una domanda che veniva posta ai controlli e che riguardava l’uso del farmaco almeno due volte a settimana per più di tre mesi.
Il follow up medio è stato di 14,8 anni, durante i quali sono stati registrati 512 casi incidenti di maculopatia degenerativa precoce (su 6.243 visite-persona a rischio) e 117 casi incidenti di maculopatia degenerativa tardiva (su 8.621 visite-persona a rischio). L’uso regolare di acido acetilsalicilico dieci anni prima della diagnosi si associava a un aumento del rischio di maculopatia degenerativa tardiva (hazard ratio 1,63, limiti di confidenza al 95% da 1,01 a 2,63, p=0,05) con un’incidenza stimata di 1,76% negli utilizzatori rispetto a 1,03% nei non utilizzatori. La forma di malattia associata all’uso di acido acetilsalicilico era quella neovascolare (hazard ratio 2,20, limiti di confidenza al 95% da 1,20 a 4,15, p=0,01) e non quella atrofica (hazard ratio 0,66, limiti di confidenza al 95% da 0,25 a 1,95, p=0,45). Non c’era invece alcuna associazione tra il farmaco e la forma precoce della maculopatia degenerativa.
Secondo gli autori dello studio l’associazione tra acido acetilsalicilico e maculopatia degenerativa tardiva si ha solo dopo 10 anni dall’uso, il nesso biologico potrebbe essere l’azione del farmaco favorente la neovascolarizzazione, azione peraltro dimostrata in laboratorio.
Considerata l’importanza dell’acido acetilsalicilico e la sua diffusione, gli autori inducono alla cautela e chiedono loro stessi che studi successivi confermino o meno il loro dato. In soggetti a rischio per la maculopatia degenerativa e in terapia cronica con acido acetilsalicilico dopo qualche anno è bene comunque tenere sotto controllo lo stato della retina.
- JAMA 2012;308:2469-78. CDI #nnf#