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Anziani esposti agli effetti avversi
Bisogna riconoscere i sintomi iatrogeni che sono molto frequenti nella terza età
“Ogni nuovo sintomo in un soggetto anziano dovrebbe essere considerato un possibile effetto avverso da farmaci finché non viene dimostrato il contrario” è il messaggio che viene da Making the difference, la rubrica del British Medical Journal[1] per migliorare la pratica quotidiana. I pazienti sopra i 65 anni di età sono particolarmente esposti agli effetti avversi da farmaco o da prodotti di erboristeria. Ciò è dovuto a fattori di farmacocinetica e di farmacodinamica. Gli anziani, anche con buona funzione renale ed epatica, hanno infatti un metabolismo più lento e ciò può far aumentare le concentrazioni di farmaco nell’organismo; inoltre si ha l’aumento della sensibilità di alcuni recettori (come quelli per gli oppioidi e per le benzodiazepine) e la riduzione di altri (come quelli per l’insulina) con i rischi che si possono immaginare se non si corregge la terapia.Bibliografia:
- Br Med J 2008;336:956-7