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Non solo iride a bandiera
Gli effetti negativi sull’occhio della tamsulosina nei soggetti operati di cataratta potrebbero andare oltre a quelli finora noti (iride a bandiera) e per i quali l’AIFA nel 2006 aveva emanato una Nota informativa importante riportando che l’effetto sul tono dilatatorio dell’iride normale potrebbe indicare un effetto di classe.
Uno studio caso-controllo condotto su una coorte di 96.128 pazienti di età ≥66 anni sottoposti a intervento di cataratta tra il 2002 e il 2007 rileva che i pazienti esposti a tamsulosina nelle due settimane precedenti all’intervento avevano un rischio maggiore (odds ratio 2,33, limiti di confidenza al 95% da 1,22 a 4,43) di gravi eventi avversi oftalmici: distacco di retina, perdita della lente o di un suo frammento, sospetta endoftalmite. Non sono invece emerse associazioni significative con esposizioni ad altri alfa bloccanti impiegati nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Nell’attesa di ulteriori dati, cautela vuole che si sospenda la tamsulosina almeno due settimane prima dell’intervento.
Uno studio caso-controllo condotto su una coorte di 96.128 pazienti di età ≥66 anni sottoposti a intervento di cataratta tra il 2002 e il 2007 rileva che i pazienti esposti a tamsulosina nelle due settimane precedenti all’intervento avevano un rischio maggiore (odds ratio 2,33, limiti di confidenza al 95% da 1,22 a 4,43) di gravi eventi avversi oftalmici: distacco di retina, perdita della lente o di un suo frammento, sospetta endoftalmite. Non sono invece emerse associazioni significative con esposizioni ad altri alfa bloccanti impiegati nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Nell’attesa di ulteriori dati, cautela vuole che si sospenda la tamsulosina almeno due settimane prima dell’intervento.
Bibliografia:
- JAMA 2009;301:1991-6. CDI #nrr#