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Troppa insulina nei pazienti critici
Se si abbassa troppo la glicemia aumenta la mortalità
Il meglio è nemico del bene. E’ quanto emerso da uno studio randomizzato1 condotto in Australia su 6.104 pazienti critici in terapia intensiva e trattati per mantenere la glicemia in un range ottimale: in un caso con un trattamento insulinico intensivo per portare i valori alla normalità (tra 81 e 108 mg/dl), nell’altro con un trattamento insulinico meno aggressivo con l’obiettivo di far scendere la glicemia sotto i 180 mg/dl. A 90 giorni si è valutata la mortalità: il 27,5% dei trattati in maniera intensiva è morto rispetto al 24,9% di quelli del gruppo convenzionale (odds ratio 1,14, p=0,02). Inoltre il trattamento intensivo causava più spesso episodi gravi di ipoglicemia (6,8% dei casi rispetto a 0,5%). L’idea di aumentare le dosi di insulina per raggiungere valori glicemici inferiori, basata sull’osservazione che l’iperglicemia è un fattore prognostico negativo, sembra ottenere il risultato opposto.Bibliografia:
- N Engl J Med 2009;360:1283-97. CDI #rrr#