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Lunedì, Marzo 1, 2021

Fluorochinoloni e rischio di aneurisma aortico

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L’assunzione di fluorochinoloni sembra essere associata a un aumento dell’incidenza di aneurismi dell’aorta. Lo segnala uno studio di coorte retrospettivo statunitense svolto sui dati relativi a 27.827.254 pazienti tra i 18 e i 64 anni, senza aneurisma o dissezione dell’aorta in anamnesi, che non avevano ricevuto antibiotici o erano stati ospedalizzati di recente.

Durante lo studio sono state fatte 47.596.545 prescrizioni di antibiotici, 9.053.961 (19%) delle quali erano di fluorochinoloni somministrati per via orale (19%) e 38.542.584 (81%) di altri antibiotici (amoxicillina e acido clavulanico, azitromicina, cefalexina, clindamicina o trimetoprim e sulfametoxazolo).

I ricercatori hanno rilevato che i fluorochinoloni aumentano il rischio di aneurisma a 90 giorni dalla prescrizione, aumento consistente tra gli adulti con più di 35 anni, a prescindere dal genere e dalle comorbilità. L’incidenza a 90 giorni di nuovi aneurismi era di 7,5 casi ogni 10 000 trattamenti con chinoloni contro 4,6 casi ogni 10 000 trattamenti con altri antibiotici (hazard ratio 1,20, limiti di confidenza al 95% da 1,17 a 1,24). Nello specifico, è stato osservato un aumento del rischio di aneurisma dell’aorta addominale (HR 1,31, limiti di confidenza al 95% da 1,25 a 1,37), dell’arteria iliaca (HR 1,60, limiti di confidenza al 95% da 1,33 a 1,91) e di altri aneurismi addominali (HR 1,58, limiti di confidenza al 95% da 1,39 a 1,79).

I risultati di questo studio sembrano indicare un aumento del rischio in tutti i pazienti, non solo in quelli ad alto rischio, e invitano quindi a prescrivere i fluorochinoloni sulla base della reale necessità e appropriatezza.

Emily R Newton, Adam W Akerman et al. Association of Fluoroquinolone Use With Short-term Risk of Development of Aortic Aneurysm. JAMA Surg 2021;e206165. DOI: 10.1001/jamasurg.2020.6165.

80.211.154.110