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Focus sul gradimento
Nel numero di dicembre 2009 di FOCUS Farmacovigilanza è stato allegato un questionario (rimasto on line fino a giugno 2010) per valutare il gradimento degli argomenti trattati nel bollettino. Sono stati compilati e inviati alla redazione complessivamente 117 questionari. La maggior parte degli intervistati, rappresentata da medici (territoriali e ospedalieri/universitari quasi tutti provenienti dalla AOUI di Verona) seguiti da infermieri, ha detto di leggere il bollettino prevalentemente in forma cartacea.
Dalle risposte si evince come i case-report e le lettere alla redazione siano le sezioni più gradite. Molto interesse è stato mostrato anche dalla pubblicazione di articoli inerenti il profilo di sicurezza di farmaci nuovi o largamente utilizzati.
La quasi totalità di coloro che hanno risposto al questionario pensa che il bollettino possa essere utile per la propria attività professionale e che abbia un buon livello di indipendenza.
Sono stati numerosi i suggerimenti che ci sono pervenuti. Eccone alcuni: aprire una rubrica su omeopatia e integratori alimentari, proporre più revisioni di farmaci vecchi ma ancora di largo consumo e utilizzare meno termini in inglese e meno sigle. Da questa indagine, pur considerando il limite della numerosità non troppo elevata del campione e il fatto che la quasi totalità dei questionari è arrivata dalla azienda di Verona, emerge che il bollettino è piuttosto apprezzato dai lettori, ma anche certamente migliorabile cogliendo qualche suggerimento che ci è stato inviato dai lettori.
Dalle risposte si evince come i case-report e le lettere alla redazione siano le sezioni più gradite. Molto interesse è stato mostrato anche dalla pubblicazione di articoli inerenti il profilo di sicurezza di farmaci nuovi o largamente utilizzati.
La quasi totalità di coloro che hanno risposto al questionario pensa che il bollettino possa essere utile per la propria attività professionale e che abbia un buon livello di indipendenza.
Sono stati numerosi i suggerimenti che ci sono pervenuti. Eccone alcuni: aprire una rubrica su omeopatia e integratori alimentari, proporre più revisioni di farmaci vecchi ma ancora di largo consumo e utilizzare meno termini in inglese e meno sigle. Da questa indagine, pur considerando il limite della numerosità non troppo elevata del campione e il fatto che la quasi totalità dei questionari è arrivata dalla azienda di Verona, emerge che il bollettino è piuttosto apprezzato dai lettori, ma anche certamente migliorabile cogliendo qualche suggerimento che ci è stato inviato dai lettori.