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Segnali
Quando i cittadini fanno farmacovigilanza
Nei mesi di aprile e giugno di quest’anno è partito in tutte le province del Veneto uno studio pilota di promozione della segnalazione spontanea delle reazioni avverse da farmaco da parte del cittadino. Lo studio si svolge nelle farmacie territoriali per la durata complessiva di quattro mesi ed è condotto da 265 farmacisti. L’Unità di farmacovigilanza del Coordinamento regionale sul farmaco, in collaborazione con alcune Federfarma provinciali del Veneto, ha progettato e organizzato le attività di ricerca e di promozione alla segnalazione.
Di seguito riportiamo brevemente la metodologia: è stato richiesto a ciascun farmacista partecipante di intervistare circa 25 cittadini alla settimana (obiettivo massimo 400 cittadini totali) di età superiore ai 18 anni che abbiano assunto almeno un farmaco nell’ultimo mese. Su un’apposita scheda vengono registrati gli eventuali problemi correlati al farmaco riferiti dal cittadino, con l’indicazione del farmaco ritenuto responsabile. A tutti i cittadini che hanno riferito eventi avversi viene consegnata la scheda per la segnalazione delle reazioni avverse (diversa da quella nazionale e concordata con l’AIFA). I cittadini, dopo aver compilato la scheda, possono consegnarla al farmacista o inviarla al Centro di Verona.
Da una prima analisi dei risultati, al 15 luglio scorso sono stati intervistati 8.277 cittadini, di questi 952 (11%) hanno riferito di avere avuto dei problemi a causa dei farmaci assunti e sono state consegnate 754 schede di segnalazione di reazioni avverse. Al Centro di Verona sono pervenute 551 schede di segnalazione, il 73% di quelle consegnate. La qualità delle segnalazioni è complessivamente accettabile tanto da consentire l’inserimento nella Rete nazionale di farmacovigilanza della maggioranza delle segnalazioni pervenute. Questo dato iniziale è davvero soddisfacente e dimostra che anche i cittadini, quando stimolati, hanno una notevole propensione alla farmacovigilanza. Al termine dello studio forniremo dati più completi.
Di seguito riportiamo brevemente la metodologia: è stato richiesto a ciascun farmacista partecipante di intervistare circa 25 cittadini alla settimana (obiettivo massimo 400 cittadini totali) di età superiore ai 18 anni che abbiano assunto almeno un farmaco nell’ultimo mese. Su un’apposita scheda vengono registrati gli eventuali problemi correlati al farmaco riferiti dal cittadino, con l’indicazione del farmaco ritenuto responsabile. A tutti i cittadini che hanno riferito eventi avversi viene consegnata la scheda per la segnalazione delle reazioni avverse (diversa da quella nazionale e concordata con l’AIFA). I cittadini, dopo aver compilato la scheda, possono consegnarla al farmacista o inviarla al Centro di Verona.
Da una prima analisi dei risultati, al 15 luglio scorso sono stati intervistati 8.277 cittadini, di questi 952 (11%) hanno riferito di avere avuto dei problemi a causa dei farmaci assunti e sono state consegnate 754 schede di segnalazione di reazioni avverse. Al Centro di Verona sono pervenute 551 schede di segnalazione, il 73% di quelle consegnate. La qualità delle segnalazioni è complessivamente accettabile tanto da consentire l’inserimento nella Rete nazionale di farmacovigilanza della maggioranza delle segnalazioni pervenute. Questo dato iniziale è davvero soddisfacente e dimostra che anche i cittadini, quando stimolati, hanno una notevole propensione alla farmacovigilanza. Al termine dello studio forniremo dati più completi.