Uso di contraccettivi orali e insorgenza di sintomi depressivi
L’uso di contraccettivi orali potrebbe associarsi a un aumento dei sintomi depressivi nelle adolescenti, secondo uno studio di coorte prospettico internazionale che ha arruolato e seguito nel tempo ragazze tra i 16 e i 25 anni dal 2005 al 2016.
Sono stati analizzati i dati di 1.010 ragazze, con l’obiettivo di valutare le conseguenze dell’uso di contraccettivi orali a 16, 19, 22 e 25 anni.
Sebbene non sia stata rilevata nessuna associazione tra uso dei contraccettivi e comparsa di sintomi depressivi quando i gruppi sono stati analizzati insieme, ci sarebbe invece un legame se si consideravano solo le sedicenni (punteggio medio alla scala usata per valutare la depressione: 0,40, rispetto allo 0,33 delle adolescenti che non assumevano contraccettivi). L’aumento persisteva dopo aggiustamento per età, stato socioeconomico ed etnia.
Nello specifico, le sedicenni che facevano uso della pillola riportavano più spesso pianto (odds ratio 1,89, limiti di confidenza al 95% da 1,38 a 2,58, p< 0,001), ipersonnia (odds ratio 1,68, limiti di confidenza al 95% da 1,14 a 2,48, p=0,006) e disturbi alimentari (odds ratio 1,54, limiti di confidenza al 95% da 1,13 a 2,10; p=0,009) rispetto alle coetanee che non assumevano contraccettivi.
Non è facile distinguere tra gli effetti del farmaco e altre variabili che possono avere influenzato l’interpretazione di questa associazione. Per il principio di cautela è bene sempre monitorare la comparsa di eventuali sintomi depressivi nelle adolescenti che fanno uso di contraccettivi orali.
de Wit AE, Booij SH et al. Association of use of oral contraceptives with depressive symptoms among adolescents and young women. JAMA Psychiatry 2019. DOI:10.1001/jamapsychiatry.2019.2838