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Energy drink in pole position
Fondamentale è la chiarezza delle informazioni sul contenuto delle lattine di energy drink per evitare rischi alla salute, specie dei più giovani
Gli energy drink (il più noto dei quali è sicuramente la Red Bull®, grazie anche alla Formula 1) sono bevande analcoliche, comunemente presenti sul mercato comunitario e caratterizzate da elevati tenori di caffeina e di taurina. Con quasi 200 marchi disponibili in più di 140 paesi rappresentano un mercato in forte espansione [1].Il 31% dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni negli Stati Uniti ne ha dichiarato un consumo regolare [2]. La regolamentazione e la quantità di caffeina consentita varia da paese a paese (dai 50 ai 505 mg/lattina). Sul mercato italiano sono presenti dal 1998 e i dosaggi di caffeina e di taurina consentiti per lattina sono rispettivamente di 75-80 mg e 1.000 mg. Le quantità di caffeina presenti in una tazzina di caffè sono molto variabili a seconda della tipologia[3] e questo rende, purtroppo, difficile rapportarne la quantità con quella presente in una lattina. Una tazzina di caffè espresso, a seconda della miscela che viene usata, in base a un recente studio portoghese contiene tra i 53,8 e i 141,3 mg di caffeina,[5] una lattina di energy drink, quindi, corrisponderebbe più o meno a una tazzina di caffè.
A dosi moderate la caffeina può migliorare la concentrazione e l’attenzione negli adulti,[4] ma quando viene consumata in quantitativi elevati può causare ansietà, agitazione, insonnia, problemi gastrointestinali e aritmia. Si ritiene che la soglia massima giornaliera di caffeina per evitare che la sostanza possa avere effetti negativi sulla salute sia di 6 mg/kg (per esempio una persona di 65 kg non dovrebbe superare i 400 mg al giorno), ma tale soglia è più bassa per i bambini (2,5 mg/kg) e http://www.bmj.com/cgi/eletters/339/dec15_1/b5268 le donne in gravidanza che non dovrebbero superare i 300 mg di caffeina al giorno.[5] In più va sottolineato che gli effetti dannosi della caffeina negli adolescenti (che comprendono comportamenti iperattivi e indisciplinati) [6] possono essere aggravati dal consumo di alcol.
Abbiamo messo a confronto l’etichetta di quattro bevande energizzanti comprate al supermercato. Tutte segnalano l’elevato tenore di caffeina e ne rispettano i limiti consentiti, ma solo una individua tutti i possibili soggetti a rischio (bambini, gestanti, nutrici e persone particolarmente sensibili alla caffeina) e consiglia di evitare la simultanea esposizione ad alcol e tabacco. Come mai? Certo il problema delle avvertenze sulle etichette non è nuovo. Già la Società italiana di farmacologia lo aveva denunciato nel 20077 e a oggi è ancora irrisolto.
A nostro avviso sarebbe quantomeno auspicabile che tutte le etichette riportassero le diciture necessarie per favorire un uso corretto e sicuro dei prodotti in questione e per limitarne l’abuso. Parallelamente è importante che i genitori siano a conoscenza dei possibili effetti negativi sulla salute legati all’abuso di energy drink in modo da limitarne l’accesso.
Bibliografia:
- Brit Med J 2009;339:b5268. CDI #rrr#
- California: Marin Institute, 2007.
- http://www.bmj.com/cgi/eletters/339/dec15_1/b5268 CDI #rrr#
- J Strength Cond Res 2009;23:315-24.
- Food Addit Contam 2003;20:1-30.
- Clin Ped Emerg Med 2008;9:35-42.
- http://www.sifweb.org/societa/avvisi/sif_energy_drinks.php