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Giovedì, Novembre 10, 2016

Esplosive sigarette elettroniche

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Dall’Università di Washington arriva la segnalazione di ustioni anche gravi tra gli utilizzatori di dispositivi elettronici a rilascio di nicotina (sigarette elettroniche e vaporizzatori). Si tratta di una serie di 15 casi giunti all’osservazione in un unico centro da ottobre 2015 a giugno 2016. A questi si aggiungono almeno 25 casi in tutti gli Stati Uniti riferiti dai mezzi di comunicazione tra il 2009 e il 2014 e altri casi descritti più recentemente in letteratura scientifica. Una situazione destinata ad aumentare di frequenza data la diffusione crescente di sigarette elettroniche e vaporizzatori. Le ustioni (da fiamma diretta nell’80% dei casi, chimiche nel 33% e da esplosione nel 27%) erano localizzate al volto (20%), alle mani (33%), ma più spesso alla coscia e all’inguine (53%) in quanto avvenivano mentre il dispositivo era riposto in tasca. Spesso erano complicate da avulsione traumatica di elementi dentari, tatuaggio traumatico, perdita estesa di tessuti molli e richiedevano interventi di ricostruzione e sutura. Gli eventi sarebbero riconducibili al surriscaldamento delle batterie a litio dei dispositivi e richiamano la necessità di una normativa che ne disciplini le caratteristiche tecniche, al momento inadeguata un po’ in tutto il mondo.
Brownson EG, Thompson CM, et al. Explosion injuries from e-cigarettes. N Engl J Med 2016; 375:1400-2. e-mail ricercatore: elishag@uw.edu
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