Anafilassi di ferro
Tra i vari tipi di ferro utilizzabili per via endovenosa il ferro saccarato sembra essere gravato da meno rischi di anafilassi rispetto agli altri sali.
La possibilità di avere uno shock anafilattico subito dopo la somministrazione di ferro per via endovenosa è cosa nota, che si associa ad altre reazioni avverse tipiche di questa via di somministrazione (in primis lo stravaso) che tendono a sconsigliarne l’uso. Non era però noto se il rischio fosse variabile sulla base del sale di ferro impiegato.
Uno studio statunitense1 retrospettivo di coorte ha valutato i dati relativi a 688.183 pazienti trattati con ferro per via endovenosa all’interno del programma Medicare da gennaio 2003 a dicembre 2013. I tipi di ferro presi in esame erano il ferro destrano, il ferro gluconato, il ferro saccarato e il più recente ferumoxitolo.
Nell’arco di 10 anni d’uso sono stati registrati 274 casi di anafilassi alla prima esposizione al farmaco e 179 ulteriori casi emersi alle successive somministrazioni di ferro. Il rischio di anafilassi alla prima somministrazione era di 68 per 100.000 trattati per il ferro destrano (limiti di confidenza al 95% da 57,8 a 78,7) a fronte dei 24 su 100.000 trattati per tutti gli altri tipi di ferro presi nel loro insieme (limiti di confidenza al 95% da 20,0 a 29,5). Ciò corrisponde a un odds ratio di 2,6 (limiti di confidenza al 95% da 2,0 a 3,3, p<0,001).
Nei confronti diretti il ferro destrano aumentava di molto il rischio di anafilassi rispetto al ferro saccarato (odds ratio 3,6, limiti di confidenza al 95% da 2,4 a 5,4), al ferro gluconato (odds ratio 2,0, limiti di confidenza al 95% da 2,0 a 3,3) e al ferumoxitolo (odds ratio 2,2, limiti di confidenza al 95% da 1,1 a 4,3).
Usando come parametro di riferimento l’incidenza di anafilassi a seguito di un ciclo completo di 1.000 mg somministrati in un periodo di tre mesi, il rischio era ancora una volta maggiore con ferro destrano (82 casi su 100.000 trattati, limiti di confidenza al 95% da 70,5 a 93,1) e inferiore con il ferro saccarato (21 casi su 100.000 trattati, limiti di confidenza al 95% da 15,3 a 26,4).
Tra tutti tipi di ferro dunque il ferro saccarato sembra essere il più sicuro da questo punto di vista e il ferro destrano il meno sicuro. Nella pratica comunque occorre tenere presente della Nota informativa importante dell’AIFA che sconsiglia l’uso del ferro per via endovenosa, se somministrabile per altra via, e che sottolinea come:
- i medicinali contenenti ferro per via endovenosa non devono essere usati nei soggetti con ipersensibilità al principio attivo
- il rischio è maggiore nei pazienti con allergie note o con patologie infiammatorie e del sistema immunitario
- i medicinali contenenti ferro devono essere sempre somministrati secondo le indicazioni di ogni singolo medicinale
- i medicinali contenenti ferro per via endovenosa devono essere somministrati solo in ambiente protetto
- il paziente va informato del rischio di anafilassi
- i medicinali contenenti ferro per via endovenosa non andrebbero usati in gravidanza.
- 1. JAMA 2015;314:2062-8. CDI