Attenzione alle infezioni gravi quando si cura la psoriasi
Lo studio PSOLAR (Psoriasis Longitudinal Assessment and Registry), longitudinale, che ha raccolto i dati in 93 centri nel mondo (41 in Nord America, 37 in Europa e nel Medio Oriente, 15 in America Latina) ha permesso di individuare i trattamenti farmacologici per la psoriasi che favoriscono le infezioni gravi.
Gli 11.466 pazienti registrati sono stati sottoposti a controlli semestrali e sono stati classificati in diversi sottogruppi in base alle terapie che ricevevano. Tra i farmaci biologici è stato possibile creare specifici sottogruppi di adeguata numerosità per infliximab, adalimumab, ustekinumab ed etanercept (ammettendo in questi sottogruppi la possibile associazione con metotrexate o ciclosporina); tali sottogruppi sono stati confrontati con un sottogruppo trattato senza farmaci biologici e senza metotrexate e con un sottogruppo senza farmaci biologici ma con metotrexate. Tali sottogruppi non sono risultati omogenei, a indicare che la scelta dei singoli farmaci da parte del curante aveva tenuto conto delle diverse caratteristiche dei pazienti e della malattia. Per esempio nel sottogruppo in trattamento con infliximab erano particolarmente rappresentati i casi con artrite psoriasica.
Nel corso di un follow up pari a 22.311 anni-paziente si sono verificate 323 infezioni gravi (incidenza cumulativa 1,45 eventi per 100 anni-paziente), nell’88,9% dei casi tali da determinare o prolungare un ricovero ospedaliero. I dati con significatività statistica riguardavano l'aumento del rischio di infezione grave con quasi tutti i farmaci biologici: etanercept (1,47 eventi per 100 anni-persona, limiti di confidenza al 95% da 1,10 a 1,91), adalimumab (1,97 eventi per 100 anni-persona, limiti di confidenza al 95% da 1,61 a 2,39) e infliximab (2,49 eventi per 100 anni-persona, limiti di confidenza al 95% da 1,88 a 3,23). Non c'era invece un aumento di rischio con il metotrexate o con gli altri trattamenti.
Le forme di infezioni più frequenti erano la polmonite (0,27 eventi per 100 anni-persona) e la cellulite (0,24 eventi per 100 anni-persona).
L’analisi multivariata ha confermato un aumento del rischio di infezioni gravi con l’esposizione a infliximab (hazard ratio 2,51, limiti di confidenza al 95% da 1,45 a 4,33, p<0,001) e ad adalimumab (hazard ratio 2,13, limiti di confidenza al 95% da 1,33 a 3,41, p=0,002) nel periodo di osservazione, con l’aumentare dell’età (hazard ratio 1,37, limiti di confidenza al 95% da 1,24 a 1,52, p<0,001), con la presenza di diabete mellito (hazard ratio 1,7, limiti di confidenza al 95% da 1,25 a 2,32, p<0,001), con l’abitudine al fumo (hazard ratio 1,43, limiti di confidenza al 95% da 1,08 a 1,88, p<0,01) e con la storia di infezioni precedenti (hazard ratio 1,67, limiti di confidenza al 95% da 1,28 a 2,18, p<0,001).
Lo studio fornisce informazioni importanti per utilizzare i farmaci nei pazienti con psoriasi riducendo il rischio di infezioni gravi. La grande varietà di opzioni terapeutiche per questa malattia rende da una parte difficile avere informazioni corrette, dall’altra però consente una scelta personalizzata.
Kalb RE, Fiorentino DF, et al. Risk of serious infection with biologic and systemic treatment of psoriasis. Results from the Psoriasis Longitudinal Assessment and Registry (PSOLAR). JAMA Dermatol 2015; doi:10.1001/jamadermatol.2015.0718.
e-mail ricercatore: kalb@buffalo.edu