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Giovedì, Febbraio 19, 2015

Interazioni alcol-farmaci: una questione rilevante

Un’indagine statunitense coordinata dai National Institutes of Health di Bethesda ha utilizzato i dati 1999-2010 dello studio NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey) per verificare quanto sia frequente tra i consumatori abituali di bevande alcoliche la prescrizione di farmaci a rischio di interazioni con l’alcol stesso. La coorte esaminata era composta da 26.657 adulti sopra i 20 anni di età (51% maschi, 76,7% degli uomini e 65,7% delle donne consumatori abituali di alcol), 7.183 dei quali sopra i 65 anni di età (46,6% consumatori abituali di alcol). Di ciascuno erano disponibili informazioni sul consumo di alcol nell’ultimo anno e sulla prescrizione di farmaci nel mese precedente. Dopo correzione per i fattori di confondimento, è emersa un’elevata prevalenza dell’uso concomitante di alcol e farmaci a rischio di potenziali interazioni  (41,5%, limiti di confidenza al 95% da 40,3 a 42,7), maggiore nel sottogruppo degli ultrasessantacinquenni (77,8%, limiti di confidenza al 95% da 75,7 a 79,7). Tra i farmaci di impiego più comune, potenzialmente interattivi con l'alcol,  c’erano quelli per il trattamento di malattie cardiovascolari (23,8%), del sistema nervoso centrale (14,6%) o del metabolismo (14,2%).

Il consumo di bevande alcoliche è diffuso tra gli statunitensi, così come tra la popolazione generale di molti paesi nel mondo. E’ evidente come all’atto della prescrizione di un farmaco potenzialmente interattivo, questa abitudine venga tenuta in scarsa considerazione, esponendo il paziente al rischio di interazioni rilevanti per frequenza o gravità.

Breslow RA, Dong C, White A. Prevalence of alcohol-interactive prescription medication use among current drinkers: United States, 1999 to 2010. Alc Clin Exper Res 2015; doi:10.1111/acer.12633

e-mail ricercatore: rbreslow@mail.nih.gov

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