news / Lunedì, Maggio 12, 2014
Lunedì, Maggio 12, 2014

Le incretine non minacciano il pancreas

Una revisione sistematica condotta dal centro di Evidence-Based Medicine dell’Università cinese di Sichuan esclude che l’impiego di incretine nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 aumenti il rischio di pancreatite. A questa conclusione i ricercatori sono giunti dopo aver selezionato dalla letteratura scientifica 60 studi controllati con placebo, modificazione dello stile di vita o altri farmaci ipoglicemizzanti che avevano coinvolto nel complesso 353.639 pazienti.

In particolare, dai 55 studi randomizzati (33.350 pazienti, 37 casi di pancreatite, tasso grezzo 0,11%) emerge un’incidenza di pancreatite simile a quella dei gruppi di controllo (odds ratio 1,11, limiti di confidenza al 95% da 0,57 a 2,17), anche considerando separatamente gli agonisti recettoriali del peptide glucagone-simile 1 (odds ratio 1,05, limiti di confidenza al 95% da 0,37 a 2,94) o gli inibitori della dipeptidil-peptidasi 4 (odds ratio 1,06, limiti di confidenza al 95% da 0,46 a 2,45). Non si osservano differenze significative neppure nelle analisi per sottogruppi in funzione delle modalità di controllo metabolico, durata del trattamento, singolo farmaco.

Tra i 5 studi osservazionali (320.289 pazienti), i 3 studi retrospettivi di coorte (1.466 casi di pancreatite, tasso grezzo 0,47%) non evidenziano un aumento del rischio di pancreatite sia con exenatide (in uno studio odds ratio 0,93, limiti di confidenza al 95% da 0,63 a 1,36; in un altro studio odds ratio 0,9, limiti di confidenza al 95% da 0,6 a 1,5) o con sitagliptin (hazard ratio 1, limiti di confidenza al 95% da 0,7 a 1,3); mentre i 2 studi caso controllo fornidscono risultati discordanti: il primo (1.003 casi con pancreatite vs 4.012 casi di controllo) conferma l’assenza di un’associazione (odds ratio 0,98, limiti di confidenza al 95% da 0,69 a 1,38); l’altro (1.269 casi con pancreatite e altrettanti di controllo) individua un aumento del rischio di pancreatite acuta con l’assunzione per almeno 2 anni di exenatide o sitagliptin (odds ratio 2,07, limiti di confidenza al 95% da 1,36 a 3,13).

A parte uno studio osservazionale, i dati disponibili non individuano un'associazione tra uso di incretine e aumento dell’incidenza di pancreatite.

Li L, Shen J, et al. Incretin treatment and risk of pancreatitis in patients with type 2 diabetes mellitus: systematic review and meta-analysis of randomised and non-randomised studies. BMJ. 2014;348:g2366. doi: 10.1136/bmj.g2366.

e-mail ricercatore: sunx26@gmail.com

80.211.154.110