Rischiose le alte dosi di steroidi nel trauma spinale
Uno studio condotto presso l’università di Tokyo segnala che l’impiego di alte dosi di steroidi in pazienti con trauma spinale acuto aumenta il rischio di effetti avversi. Queste conclusioni sono frutto dell’analisi retrospettiva dell’archivio elettronico Japanese Diagnosis Procedure Combination database, cui aderiscono tutti gli ospedali universitari giapponesi e, su base volontaria, gli altri ospedali, e che contiene i dati sanitari raccolti nel secondo semestre di ogni anno. Per l’indagine sono stati utilizzati i semestri 2007-2009 che hanno permesso di individuare 3.508 pazienti (2.652 uomini e 856 donne, età media 60,8 anni) ricoverati in pronto soccorso con codice ICD-10 S141 (lesione del midollo spinale cervicale). Di questi, gli 824 casi trattati con metilprednisolone a dosi alte (>5.000 mg) al momento dell’ingresso in ospedale sono stati appaiati ad altrettanti casi di controllo con caratteristiche individuali e cliniche simili e trattati con dosi nulle o <500 mg di metilprednisolone. Nell’analisi statistica sono state incluse 8012 coppie caso-controllo. Nel gruppo di intervento era più alto il tasso di insorgenza di un’ulcera o di un sanguinamento gastrointestinale (68 vs 31 eventi; p<0.001) e dell’esito composito che comprendeva le complicanze maggiori come la sepsi, la polmonite, le infezioni delle vie urinarie e l’embolia polmonare, (144 vs 96 eventi, p=0,001). Anche ciascuna di queste complicanze era più frequente nel gruppo con lo steroide a dosi alte, ma la differenza non raggiungeva la significatività statistica. La durata mediana del ricovero era più lunga nel gruppo di intervento (26 vs 23 giorni, p <0,001). La mortalità durante il ricovero era invece simile (23 vs 24 decessi, p=0,884). Il fatto di ricevere un trattamento con metilprednisolone a dosi alte aumentava in modo significativo la probabilità che si verificassero le complicanze maggiori (odds ratio 1,66, limiti di confidenza al 95% da 1,23 a 2,24).
Il metilprednisolone è utilizzato da lungo tempo per la gestione delle lesioni acute che coinvolgono il midollo spinale cervicale, per quanto la possibilità di eventi avversi fosse già stata segnalata. Questo ampio studio rappresenta una valida conferma e, per quanto escluda il rischio di eventi fatali, suggerisce particolare prudenza nell’uso del farmaco e un attento monitoraggio del paziente.
Chikuda H, Yasunaga H, et al. Mortality and morbidity after high-dose methylprednisolone treatment in patients with acute cervical spinal cord injury: a propensity-matched analysis using a nationwide administrative database. Emerg Med J 2014;31:201-6.
e-mail ricercatore: chikuda-tky@umin.ac.jp