Non aumenta la teratogenesi con la nitrofurantoina
Uno studio effettuato da ricercatori canadesi e israeliani esclude che l’uso di nitrofurantoina per il controllo delle infezioni delle vie urinarie in gravidanza comporti un potenziale rischio teratogeno. Queste rassicuranti conclusioni derivano da un’analisi retrospettiva su un ampio campione di 105.492 donne (età 15-45 anni, media 29 anni; 1.112 gravidanze interrotte per ragioni mediche, 3.806 gemellari) seguite presso un unico centro di ostetricia da gennaio 1999 a dicembre 2009. Lo studio è stato condotto incrociando i dati sulla prescrizione di farmaci dell’archivio elettronico del servizio sanitario che assiste il 70% delle donne nello Stato d’Israele meridionale, i documenti sanitari del centro ostetrico di riferimento e il registro delle malformazioni raccolte secondo i criteri Demog‐ICD9 che comprendono informazioni demografiche e cliniche. I prodotti del concepimento (neonati + aborti) esposti al farmaco durante il primo trimestre di gestazione erano 1.329 (in donne con età media di 28 anni). In questo sottogruppo non è emerso un aumento del rischio di malformazioni gravi considerate nel loro insieme (tasso di malformazioni nelle gravidanze esposte 5,7% rispetto al 6,2% nelle gravidanze di controllo; odds ratio 0,85, limiti di confidenza al 95 da 0,67 a 1,08), né di malformazioni a diversi apparati (malformazioni cardiovascolari odds ratio 0,8, limiti di confidenza al 95% da 0,56 a 1,17; malformazioni muscolo-scheletriche 0,76, limiti di confidenza al 95% da 0,47 a 1,24) e neppure per le diverse forme specifiche, compreso il rischio di labio-palatoschisi.
I batteriostatici come la nitrofurantoina sono tra i farmaci più usati in gravidanza, anche se con qualche dubbio sul profilo di sicurezza. In particolare il timore di un possibile effetto teratogeno è stato avanzato recentemente. Il rapporto rischi/benefici si confronta in questo caso con il rischio di parto pretermine attribuibile a un’infezione delle vie urinarie. Ma i dati di questo ampio studio con un follow up prolungato e in cui la nitrofurantoina era stata somministrata a quasi l’1% delle gravide depongono a favore dell’utilizzo del farmaco.
Goldberg O, Koren G, et al. Exposure to nitrofurantoin during the first trimester of pregnancy and the risk for major malformations. J Clin Pharmacol 2013;53:991-5.
e-mail ricercatore: lamalia@bgu.ac.il