Benzodiazepine e demenza
Potrebbe esserci un’associazione tra uso di benzodiazepine e rischio di demenza. Alcuni geriatri e neurologi britannici hanno aggiunto i loro dati ad altri già pubblicati in letteratura al riguardo. In Galles è stato condotto uno studio prospettico di coorte1 che ha seguito nel tempo 1.634 uomini, nati tra il 1920 e il 1939, visti per la prima volta tra il 1979 e il 1983 a un’età variabile tra i 45 e i 64 anni e successivamente riesaminati in quattro occasioni: 1983-1988, 1989-1991, 1993-1995 e 2002-2004. Di ciascuno venivano registrate tutte le terapie fatte e a partire dal terzo controllo venivano somministrati alcuni test per valutare la presenza o meno di demenza.
L’analisi finale è stata condotta su 1.134 uomini dei quali erano a disposizione tutti i dati per tutti i controlli. Di questi soggetti 103 (il 9,1% del totale) faceva uso regolare di benzodiazepine ad almeno uno dei controlli eseguiti. I soggetti in terapia con benzodiazepine avevano un’incidenza maggiore di demenza (odds ratio 3,50, limiti di confidenza al 95% da 1,57 a 7,79, p=0,002), dato questo che veniva confermato anche dopo la correzione per vari fattori di confondimento.
L’associazione era più forte per i soggetti che erano stati esposti alle benzodiazepine nelle prime fasi della ricerca, mentre era più debole in quelli che avevano fatto uso dei farmaci solo recentemente. Ciononostante non è stato possibile dimostrare un effetto dose-risposta riguardo all’uso di benzodiazepine nel tempo e l’insorgenza di demenza. Questo dato farebbe pensare che l’effetto negativo sia legato solo a un certo sottogruppo di soggetti invece che a tutti indistintamente.
Resta comunque poco chiaro se le benzodiazepine siano una causa iatrogena di demenza o se siano semplicemente un biomarcatore per il rischio di demenza.
Secondo gli autori, nell’attesa di ulteriori conferme o smentite, occorre cautela nella prescrizione di benzodiazepine nei soggetti di media età e anziani. Visto il largo uso che si fa di questi farmaci in questa fascia d’età sarebbe importante avere ulteriori dati per chiarire il legame.
- J Epidemiol Community Health 2012;66:869-73. CDI #fff#